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Porsche 911 Carrera RS 2.7: la sportiva che ha segnato la storia

Ha segnato la storia dell’automotive, la Porsche 911 RS 2.7 era un’autentica auto da corso omologata per circolare su strada.

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Porsche 911 Carrera RS 2.7 è conosciuta sul mercato con diversi soprannomi, da quello di coda d’anatra a RS oppure 2.7. 

La sua importanza nel contesto sportivo è fuori di dubbio, la Porsche 911 Carrera RS 2.7 è stata l’auto tedesca di serie più veloce ed il primo modello dotato di spoiler anteriore e posteriore, lanciando la moda degli spoiler sulle vetture stradali.

Peter Falk, all’epoca responsabile dei collaudi delle auto di serie a marchio Porsche: che   “La 911 Carrera RS 2.7 era stata concepita come una vettura ad omologazione speciale. Doveva essere un’auto sportiva molto leggera e veloce, ma finì per diventare la nuova vettura di base per le competizioni e i rally, caratterizzata da numerose innovazioni tecniche”. 

La vettura fu la prima  ad essere ribattezzata “Carrera” e fu il risultato dell’impegno di 15 ingegneri ai quali deve aggiungersi il personale di produzione.

Porsche 911 Carrera RS 2.7: esemplari prodotti e peso

Il successo fu inaspettato e la Casa tedesca che in principio aveva previsto di produrre 500 esemplari per omologare la vettura tra quelle del Gruppo 4 Special GT, finì per dare il via ad una produzione di un veicolo omologato per la circolazione stradale.

La vettura venne presentata il 5 ottobre 1972, al Salone dell’automobile di Parigi, ed entro la fine del mese successivo tutti e 500 gli esemplari vennero venduti fino a triplicare le vendite  entro il luglio dell’anno successivo.

Complessivamente ne furono costruite 1.850 esemplari ed alla produzione della millesima vettura ottenne l’omologazione per il Gruppo 3 ed il Gruppo 4. Venne anche predisposto un pacchetto opzionale M471 che spinse la Casa tedesca a produrre 200 esemplari in versione “Sport”, con gli interni  ridotti all’essenziale.

Tra le altre cose vennero eliminati i sedili posteriori, i rivestimenti in moquette, l’orologio, i ganci appendiabiti e i braccioli  e su  richiesta dei clienti,  due sedile leggeri a guscio hanno sostituito i sedili sportivi più pesanti. In questa versione la vettura pesava 115 kg. in meno e la versione veniva definita secondo il pacchetto di equipaggiamento.

Porsche 911 Carrera RS 2.7 Sport: potenza e leggerezza

La propulsione  della versione “Sport” era affidata ad un motore flat-six da 2,7 litri a iniezioneche  erogava una potenza di 210 CV a 6.300 giri/min, e capace di  bruciare lo scatto 0-100 km/h in 5,8 secondi.

Con una velocità massima di 245 km/h la S 2.7 era il perfetto connubio tra peso, prestazioni, aerodinamica e maneggevolezza.

Per migliorare l’aerodinamicità si realizzò uno spoiler posteriore, la famosa “coda d’anatra” che spingeva la 911 Carrera RS verso il suolo quando veniva spinta al limite con un ulteriore aumento della velocità massima  di 4,5 km/h.  La “coda d’anatra”  venne brevettata presso l’Ufficio Brevetti tedesco .

Anche il telaio fu oggetto di rivisitazione e per la prima volta un’auto di serie montava pneumatici di diverse dimensioni sull’asse anteriore e posteriore con cerchi Fuchs forgiati da 6 J×15 con pneumatici 185/70 VR-15 per l’anteriore e cerchi da 7 J×15 con pneumatici 215/60 VR-15 sul posteriore,  con la carrozzeria che posteriormente venne allargata di 42 mm. in prossimità dei passaruota e tra essi fu posizionata la scritta “Carrera” , parola spagnola che in inglese sta per “race”, gara, e la sigla RS che sta per “Rennsport”, corsa, fu posta sullo spoiler posteriore.

Queste scritte ancora oggi conservano il loro significato e si ritrovano sui modelli più sportivi della Casa tedesca, esattamente come cinquant’anni fa.

Giuseppe Lasala

Scritto da Giuseppe Lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

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