in ,

BMW Serie 6 E24 render: un omaggio alla storia!

Tempo di lettura: 2 minuti

BMW Serie 6 E24 fu lanciata nell’ormai lontano 1976.

Rimase in produzione per tredici anni, la BMW Serie 6 E24 aveva il preciso compito di  sostituire la CS, meglio identificata come progetto E9, sia come dimensioni , sia come design.

Con i vari restyling però la BMW Serie 6 si è allontanata sempre di più dal design originale con le nuove versioni caratterizzate dai cofani anteriori e posteriori più grandi.

Un gradino ritorno alle origini, alle BMW Serie 6 E24

Oggi il designer automobilistico russo Grigory Butin ha realizzato una futuristica erede della Serie 6 con il preciso obiettivo di non stravolgere le caratteristiche della vettura ma integrandole in un’auto moderna, così come affermato dallo stesso designer.

Basta raffrontare le foto della Serie 6 originale e del render per rendersi conto di come questa affermazione sia stata trasposta nella realtà: ed ecco il frontale appuntito che all’epoca fece attribuire alla vettura il soprannome di “Squalo”.

Ciò che stupisce nel render è che non sia necessario il doppio rene, spropositato nel frontale, per dare un tocco di modernità alla vettura.

Un doppio rene non più esclusivo sulla BMW Serie 6 E24 render

E così il doppio rene non diventa invasivo, come non lo sono i gruppi ottici anteriori e posteriori estremamente sottili, caratteristica questa abbastanza comune sulle supercar.

Sulla fiancata,  dove sono evidenti  le grandi ruote, che fanno  presuppore un sistema frenante generoso, le maniglie per l’apertura delle portiere  sono a filo della carrozzeria e le piccole telecamere laterali in sostituzione degli specchietti retrovisori.

Il tetto, spiovente, si inclina dolcemente all’altezza dell’ampio lunotto che lascia poi spazio ad un grande  cofano posteriore che termina con un leggero accenno di spoiler, quasi a voler riprendere quello, ben più ampio, presente sulla parte anteriore della vettura.

Il render ci rimanda una vettura con un tocco di modernità, senza per questo tradire le forme del modello originale.

Giuseppe Lasala
redazione@reportmotori.it

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

BMW Serie 3 electric: in Germania i primi prototipi

Lancia Hyena Zagato: la Delta Integrale vitaminizzata!