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MotoGP 2010 – Randy De Puniet cade al Sachsenring fratturandosi tibia e perone

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Per il pilota della LCR Honda, sfortunato nell’incidente odierno, si preannuncia una lunga pausa forzata. In serata l’operazione. L’ottavo round della stagione sul circuito del Sachsenring si è disputato sull’asciutto nonostante il cielo minaccioso, ma il pilota del Team LCR Honda MotoGP Randy De Puniet non ha concluso la gara a causa di una terribile caduta durante il nono giro. Dopo aver segnato degli ottimi tempi guadagnando il 7º posto nelle qualifiche di ieri, nonostante un’altra caduta (dovuta alla rottura del motore di Lorenzo che ha rovesciato olio lungo la pista), il pilota francese in sella alla Honda RC212V è partito dalla terza fila per i 30 giri in programma, ma è incappato in un highside alla curva numero quattro quando si trovava in 9ª posizione.
Esparagaró e Bautista, che lo seguivano da vicino, sono rimasti coinvolti nella caduta e Kallio apparentemente ha urtato violentemente la gamba sinistra di De Puniet mentre cercava di schivarlo. La gara è stata interrotta subito e il 29-enne stato portato in Clinica Mobile per una radiografia che ha evidenziato la frattura della tibia e del perone della gamba sinistra. Il pilota ha lasciato il circuito in elicottero accompagnato dal Dottor Costa per raggiungere l’ospedale di Hartmannsdorf dove questa sera verrà operato.

Randy de Puniet – out
“Non poteva andare peggio di così! Non sono partito benissimo, ma ho recuperato subito fino alla nona posizione e il mio passo era buono. Potevo spingere ancora e provare a prendere il sesto posto nonostante il dolore alla caviglia destra dopo la caduta di ieri. Poi all’improvviso sono volato in aria e la moto di qualcuno ha urtato la mia gamba sinistra. Ho pensato subito che il danno fosse grosso e dopo la radiografia abbiamo avuto la brutta notizia”

 

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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