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MotoGP 2010 – Stoner ed Hayden agguerriti per il Sachsenring

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Il Sachsenring è una pista particolare, molto stretta e per la maggior parte lenta e tortuosa, apparentemente poco adatta alla potenza delle MotoGP. È comunque apprezzata da molti piloti e soprattutto dai fan che riempiono ogni anno le tribune sin dal venerdì, tra i più numerosi e appassionati del “circus” iridato.
Tra i suoi estimatori annovera i due piloti del Ducati Team che sono fiduciosi e motivati in vista del prossimo Gran Premio di Germania. Casey Stoner al Sachsenring ha il bel ricordo del primo podio in carriera, nel 2003 in 125cc, e quello della vittoria in MotoGP nel 2008.
Nicky Hayden ha fatto il podio quattro volte di fila, dal 2004 al 2007 e ama molto la pista tedesca e le sue numerose curve a sinistra.

Nicky Hayden: “Al Sachsenring il giro è cortissimo e la prima parte è molto stretta, molto tecnica, probabilmente la combinazione di curve più lenta che incontriamo durante tutta la stagione. Le curve 1, 2 , 3 , 4, sono da prima marcia, roba da … parcheggio! La parte posteriore al contrario è molto veloce. Poi c’è una delle curve più belle della MotoGP, quella che chiamano “Waterfall”: arrivi in quinta marcia in una discesa in picchiata che finisce in una curva cieca e in quel punto non si può essere indecisi o si perdono diversi decimi. E’ una pista che mi piace molto, sulla carta una delle mie preferite. Mi piacciono le curve che girano a sinistra e questa è piena di curve in quella direzione. In questa pista è quindi molto importante, per quanto riguarda le gomme, avere la doppia mescola”

Casey Stoner : “Sono contento di andare al Sachsenring dove abbiamo sempre fatto delle belle gare e dove ho ottenuto il mio primo podio, in 125cc. Siamo più fiduciosi per quanto riguarda la moto, nelle ultime tre gare è andata bene, dobbiamo solo trovare un paio di decimi cercando di migliorare il “grip” senza perdere il feeling davanti. E di aderenza al Sachsenring c’è decisamente bisogno, soprattutto laterale, nei curvoni in appoggio dove devi tenere aperto il gas il più a lungo possibile. Anche quando si arriva in cima alla curva 12 il posteriore si alleggerisce molto e tende a scomporsi quindi in quel tratto è assolutamente necessario avere un ottimo “grip”. In ogni caso non vedo l’ora che arrivi la prossima gara perché se riusciremo a trovare un buon “set up” potremo avere l’opportunità di fare davvero bene. Voglio ottenere dei buoni risultati e insieme alla mia squadra lavoreremo duramente e daremo il 100% per ottenerli”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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