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Supersport – A Silverstone si lotterà per il titolo2010

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Nel Mondiale Supersport l’esito dell’ultimo round di Silverstone ha cambiato la situazione per quanto riguarda i pretendenti al titolo 2010, che realisticamente ora sono soltanto due – il capoclassifica Kenan Sofuoglu (Hannspree Ten Kate Honda) e il vincitore della gara inglese Eugene Laverty (Parkalgar Honda).
Vista la gravità dell’incidente, è poco probabile che lo spagnolo Joan Lascorz (Kawasaki Motocard.com) riuscirà a recuperare e a reinserirsi nella lotta per il titolo nelle tre rimanenti gare. Lascorz si trova a 35 punti da Sofuoglu, lasciando Laverty l’unico pilota veramente in grado di spodestare Kenan. Comunque anche per l’irlandese la lotta è in salita perché anche se vincesse le ultime tre gare, Sofuoglu conquisterebbe comunque il titolo pur arrivando tre volte al secondo posto.
Dietro ai tre piloti che hanno monopolizzato le vittorie delle gare 2010, Chaz Davies (Triumph ParkinGO BE-1) è stato quello più costante, essendosi aggiudicato tre podi e cinque quarti posti e distanziando il gruppo che segue di 43 punti. La lotta per il quinto posto è molto ravvicinata, guidata da Gino Rea (Intermoto Czech Honda), che si è aggiudicato il suo primo podio nella gara di casa, ma il pilota Harms Benjan Robbin Harms si trova a soltanto una lunghezza, e il compagno di Davies, David Salom, a due punti. Poi otto punti separano Matthieu Lagrive (Triumph BE-1) in ottava posizione da Massimo Roccoli, al tredicesimo posto, quindi la classifica è davvero molto corta.
Il prossimo anno le regole del Mondiale Supersport cambieranno, soprattutto per motivi di contenimento dei costi. Sarà ammessa soltanto una moto per pilota, con il peso minimo (161, 162 o 163 kg) ancora da decidere. Inoltre, sempre per ridurre i costi, la carenatura in carbonio sarà vietata.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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