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Baglietto T52: la tradizione che guarda al futuro

Un successo Made in Italy per Cantiere Baglietto che con il T52 ha centrato le esigenza di un mercato che guarda sempre di più al futuro

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Per Baglietto un successo Made in Italy che rilancia le ambizioni italiane di leadership nel settore.

Ben 9 scafi venduti in pochi mesi dopo la presentazione della prima unità di Baglietto T52 ai saloni internazionali di Cannes e Monaco.

Baglietto T52 grande protagonista

La comunicazione dell’ordine segue di appena una settimana l’annuncio della vendita del decimo DOM 133 per il mercato australiano. Un successo senza precedenti per le due linee di riferimento del marchio con sede a La Spezia, che inaugura il suo centosettantesimo anno nel migliore dei modi. Dei 9 esemplari, due sono con motorizzazione ibrida. Un successo che mette in grande evidenza la capacità del cantiere di interpretare le esigenze di un mercato sempre in evoluzione, senza mai tradire il proprio DNA. La forza di questo progetto, risiede proprio in questa coerenza. Nella capacità di coniugare, con grande naturalezza, stilemi ben riconoscibili della tradizione del brand con la necessità di un’imbarcazione contemporanea, dalla personalità fortemente distintiva e al passo con i tempi. Così come nel combinare una tecnologia all’avanguardia mantenendo le linee in armonia con una tradizione che dura da centosettanta anni.

La firma di Paszkowski Design

Lo scafo porta sempre la firma dello studio di Francesco Paszkowski in collaborazione con Margherita Casprini per gli interni. Il cliente è rappresentato da Petr Soldatkin di Aberton Yachts, che agirà come project manager durante la costruzione dello yacht. La consegna è prevista per il 2026.

Il contatto ravvicinato con il mare in questa imbarcazione è garantito dall’originale design della poppa aperta con un beach club che si sviluppa su 3 livelli. Un marchio di fabbrica del nuovo corso Baglietto. La grande piscina può essere facilmente nascosta grazie a un ingegnoso sistema di pavimentazione mobile up/down con chiusura “a scomparsa”. Estende ulteriormente la superficie disponibile del ponte quando la piscina non è in uso. Sul ponte superiore, le ampie vetrate a tutta altezza che si aprono su 3 lati creano un piacevole salotto “al fresco”. Con un’area conversazione e una zona pranzo da godersi in tutte le condizioni meteorologiche. Il ponte lungo circa 24 metri, come da approccio distintivo in ogni yacht Baglietto, appare senza pari su una nave di questa dimensione e volume. Segue le orme degli yacht tradizionali a dislocamento di Baglietto.

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Scritto da Doriana F.

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