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Ford Kuga EcoBlue Hybrid – Il SUV concreto!

Nuovo pianale, nuove motorizzazioni elettrificate e dimensioni maggiori: è la nuova Ford Kuga EcoBlue Hybrid

Tempo di lettura: 4 minuti

Ford Kuga EcoBlue Hybrid è totalmente nuova!

La nuova Ford Kuga EcoBlue Hybrid si lascia alle spalle la vecchia “pelle” e muta in modo sostanziale: nuovo pianale, nuove motorizzazioni elettrificate e dimensioni maggiori.

Prendete l’idea che avete della Ford Kuga e, letteralmente, buttatela!

Ford Kuga EcoBlue Hybrid

Ford ha deciso di rinnovare uno dei suoi best seller per aggiornarlo non solo in termini di elettronica, ma anche di elettrificazione, dimensioni ed aspetto.

Sì, perché sono tutti questi i parametri che in fase di progetto hanno pensato di cambiare sul SUV dell’Ovale blu.

Partiamo dalle dimensioni: nuova Kuga è cresciuta di 89 mm in lunghezza (adesso 4.62 m in totale) e 44 mm in larghezza, aggiungendo 20 mm al passo vettura, mentre ha perso 20 mm in altezza.

Questo significa un notevole spazio interno per tutti gli occupanti, ed infatti è esattamente quello che si percepisce anche dopo i primi 5 minuti a bordo.

Nuova Kuga è un’auto adatta a molteplici corporature e sulla quale ci si muove agilmente senza alcun problema, si gode di un ampio spazio vitale e non si teme la claustrofobia, anche perché nonostante l’abbassamento di 2 cm dell’altezza complessiva lo spazio in altezza è addirittura aumentato.

Prendi gli oggetti di utilizzo quotidiano e spicciolo senza alcun problema, come il portafogli ed il telefono (presente il pad di ricarica wireless), merito dell’abbondanza di portaoggetti soprattutto sul tunnel centrale; un aspetto da non sottovalutare perché si immagina che la nuova Kuga possa accompagnare famigliole felici durante i momenti di viaggio oppure rappresentanti nel corso delle loro pratiche.

Insomma, qualunque cosa dobbiate portarvi dietro il SUV Ford vi segue senza grossi problemi; e se il bagaglio dovesse essere più ingombrante della norma e non dovessero bastare nemmeno i 435 litri del bagagliaio sappiate che l’intera seconda fila può essere slittata in avanti per avere altri 67 litri bonus.

Passiamo poi ad un argomento estremamente interessante e cioè il motore ibrido.

Normalmente siete abituati ad immaginare il motore ibrido come composto da una parte elettrica ed una parte a combustione interna di benzina.

Ford Kuga EcoBlue Hybrid è su base diesel, quindi ha una parte elettrica che accompagna il 2.0 diesel per un totale di 150 cavalli, con l’unica configurazione disponibile che è a trazione anteriore e con un cambio manuale a 6 marce.

Certo è una configurazione mild hybrid e quindi la componente elettrica è minima, serve solo in accelerazione e quando il motore è sotto sforzo, infatti si basa su una piccola batteria a litio da 48 Volt.

Il lavoro della parte elettrica si sente bene non appena si schiaccia l’acceleratore, perché un minimo di spinta è immediato e sfrutta il beneficio di coppia del motorino elettrico, mentre quando il motore sale di giri diventa quasi inavvertibile dato che la parte termica prende il sopravvento.

Inutile spingere questo propulsore oltre i 4.000 giri, poiché non darebbe il massimo ma soprattutto sarebbe un uso che non rispecchierebbe il reale carattere dell’auto, cioè di un SUV tuttofare capace di grandi spazi e ottimo comfort ma lontano dal concetto di sportività pura.

Analizzato ciò si può capire anche il grande beneficio in termini di consumi, perché in oltre 1.500 km di test fatti su tutte le tipologie di strade, in alcuni casi cercando anche di strizzarla un po’, la media da computer di bordo si è attestata a quota 5.2 litri / 100 km.

Computer di bordo che nel nostro caso purtroppo era composto dalla strumentazione mista analogica e digitale e non dal nuovo cluster da 12.3 pollici offerto come novità su questa Kuga; purtroppo su questa versione non è presente un indicatore che mostri quando il sistema ricarica la batteria in frenata o quando il motorino elettrico compartecipa alla spinta.

Si sopravvive comunque, senza alcun problema.

La nuova Ford Kuga EcoBlue Hybrid è concreta…

Ha tutto il necessario per essere utile e utilizzabile.

Si parte da un set completo di sistemi di assistenza ADAS che funzionano bene, tra i quali ci sono il mantenimento di corsia, il cruise control adattivo e la frenata automatica d’emergenza, ma si passa anche a “chicche” che fanno sentire coccolato chi guida e chi è passeggero: è il caso degli abbaglianti automatici – che per inciso funzionano un gran bene nel creare zone d’ombra localizzate per non abbagliare le auto che transitano in direzione opposta alla nostra – oppure del riscaldamento sedili anteriori e posteriori o del riscaldamento addirittura del volante.

Chiudiamo in bellezza con le telecamere anteriori e posteriori di parcheggio, che hanno un’ottima risoluzione e sono ben posizionate, quindi tutto è perfettamente visibile sul display infotainment sulla plancia. A

tal proposito parliamo proprio del sistema SYNC 3: il display 8 pollici è reattivo al tocco ma in effetti la grafica ed il tema del sistema sarebbero un po’ da aggiornare, perché sembrano spoglie.

Gusto meramente personale questo perché sul piano della funzionalità non si può eccepire su nulla e fa tutto il necessario, però magari in futuro…

In definitiva la nuova Ford Kuga EcoBlue Hybrid è eccezionalmente pratica e comoda.

Un’auto degna di un confort di alto livello e con sospensioni che assorbono bene le asperità e lavorano in modo molto lineare; giusto un po’ di mordente in più per i freni e sarebbe stata perfetta, visti i 1.605 kg a secco da libretto di circolazione.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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