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Intervista a Massimo Nalli, Presidente e Direttore Generale di Suzuki Italia

Tempo di lettura: 3 minuti

Una situazione surreale, un presente che in nessun nostro peggior incubo avremmo mai pensato di vivere, una pandemia che ci sta inginocchiando non solo a livello sociale, ma anche economico.

C’è chi vorrebbe finisse al più presto il lockdown e chi spinge per arrivare ad un numero di contagi talmente basso da poter garantire, si fa per dire, un minima vita sociale; sta di fatto che il Coronavirus ha cambiato e cambierà le nostre abitudini, ma non solo quelle degli italiani, visto che si tratta di un male invisibile, che ha investito il mondo intero.

Il blocco totale non solo della circolazione ma anche delle attività economiche, comprese le concessionarie e le grandi aziende e fabbriche che operano nell’automotive, ha ed avrà ripercussioni pesanti sull’intero settore.

Migliaia di posti di lavoro sono attualmente a rischio, tra produzione ed operatori del settore automotive, nella sola Europa sono circa 14 milioni: una crisi senza precedenti per l’industria automobilistica, causata non solo dalla sospensione temporanea degli impianti produttivi ma di tutta la filiera, dall’approvvigionamento allo smistamento delle singole unità.

Nel solo mese di marzo, la flessione del mercato automobilistico, in Italia, è stata dell’86%, secondo il Presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, si prevede un calo del 60% del mercato su base annua.

Si teme una possibile chiusura degli stabilimenti produttivi!

Il solo settore dell’automotive, tra produzione, filiera, distribuzione e vendita, rappresenta l’11% del PIL nazionale, un “danno” quindi, enorme!

Massimo Nalli - Presidente e Direttore di Suzuki Italia

Al fine di capire cosa accadrà nel futuro immediato e come si destreggeranno le filiali automobilistiche e Case Madri, che operano sul territorio italiano, abbiamo rivolto una serie di domande all’Ing. Massimo Nalli, Presidente e Direttore Generale di Suzuki Italia.

  • Un evento che ha sconvolto e cambiato il nostro modo di vivere, anche le quattro ruote, come vede il futuro dell’automotive in Italia?

La mobilità fa parte di noi, Italiani, per passione e per necessità. Non rinunceremo alla mobilità individuale che anzi uscirà rafforzata dalle necessità di limitazione dei contatti individuali e il mercato conseguentemente avrà un rimbalzo positivo.
Saremo Clienti più attenti alla sostanza dell’auto, cercheremo autovetture efficienti sia dal punto di vista delle prestazioni, dei consumi che anche dal punto di vista della efficienza dell’uso dello spazio. Insomma favoriremo vetture ibride compatte e ben equipaggiate.

  • Ci saranno grosse limitazioni, dovuto al “distanziamento sociale”, nei trasporti pubblici: Lei pensa che si favorirà il trasporto privato?

Suzuki, che produce vetture particolarmente adatte ai centri cittadini come Ignis e Swift e SUV più capienti come Vitara e S-Cross, soddisfa appieno l’esigenza di includere in vetture compatte, sistemi di guida autonoma di livello due, la tecnologia Suzuki Hybrid e la trazione integrale.

  • Cosa e quali “incoraggiamenti” prevede che lo Stato Italiano possa intraprendere per incentivare l’acquisto di un’auto al fine di smaltire l’afflusso quotidiano in metro e mezzi pubblici?

Per favorire la riduzione dell’inquinamento e ridurre gli effetti sul clima, lo Stato Italiano come fatto in altri paesi con successo, dovrebbe promuovere la vendita di vetture al di sotto della soglia richiesta dalla comunità europea di 95 g/km di Co2, rottamando al contempo una vettura inquinante, e non limitarsi a incentivare solo le vetture totalmente elettriche o quasi, auto troppo costose per avere grande successo.

  • Suzuki Italia quali programmi e piani incentiverà ed attuerà, concretamente, per affiancare l’automobilista italiano?

Suzuki ha esteso il suo webstore, normalmente riservato alle limited edition, a tutta la gamma, con prezzi “web” validi sino a fine Maggio.
Il Cliente deposita un acconto che impegna Suzuki a mantenere quel prezzo a fronte di nessun impegno per il Cliente che invece può cambiare idea fino alla firma del contratto presso il Concessionario prescelto.

  • Cambieranno le nostre abitudini, cambierà anche l’approccio dei Vs potenziali acquirenti: quali misure di “sicurezza” state intraprendendo nelle Vostre concessionarie ufficiali?

Le misure di pulizia e disinfestazione introdotte dal nostro legislatore sono integralmente applicate dai Concessionari Suzuki, sia in tema di sanificazione delle auto esposte e in prova che di gestione delle visite su appuntamento che di contatto anche a distanza tramite un numero di Wattsupp, messaggistica, audio o video, che il nostro Concessionario ha indicato sulla sezione rete del sito http://www.suzuki.it 

  • Un’ultima domanda: un auspicio che Lei si sente di dare e cosa, dal suo punto di vista, cambierà nelle nostre abitudini?

Gli italiani, nell’epidemia, hanno dimostrato a sè stessi e agli altri di essere in grado di fare squadra, e di sapere rispettare le regole.
Perché non farlo anche nella vita di tutti giorni? Maggior rispetto reciproco, spirito di squadra e rispetto delle regole, anche fuori dall’emergenza, ci gioverebbero.

Grazie
Marco Lasala

Giuseppe Lasala

Scritto da Giuseppe Lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

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