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MotoGP 2010 – Valentino Rossi: “ho mancato la prima fila per un pelino”

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Valentino Rossi non è al settimo cielo dopo la qualifica nel Gran Premio Aperol di San Marino e Riviera di Rimini, ma i tempi molto ravvicinati e la sensazione che in pista sia tornato il vero numero 46 fanno ben sperare per la gara di domani. Gara che avrà come principale chiave la scelta degli pneumatici e Rossi sull’argomento rimane ancora titubante: “Dobbiamo decidere se utilizzare la mescola dura o morbida. Con la dura si va un pochino più piano, ma siamo più costanti, in questo momento propendo per le morbide, ma bisogna vedere se potranno reggere tutta la gara”.
Sulle qualifiche ha continuato, “Speravo di conquistare la prima fila, ma ci siamo andati vicini e va bene così. Avevamo il potenziale per fare anche la pole. Eravamo tutti attaccati e la prima fila l’ho mancata per un pelino. C’è tanta gente che mi aspetta e fatico per fare un giro libero, ma può succedere”.
Fisicamente, infine, Rossi sembra aver superato le difficili condizioni di Indianapolis, “Va tutto piuttosto bene, qui è un po’ più fresco e faccio meno fatica rispetto ad Indy. Su questa pista, in alcuni punti, mi fa un po’ male la spalla, ma non mi posso lamentare”.
Per chiudere una battuta sul casco nuovo: “L’ho fatto perché normalmente sono sempre in ritardo e domani proverò a non esserlo!”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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