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MotoGP 2010 – Caduta di Pedrosa sul circuito di Laguna Seca

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Lo spagnolo perde la gara e probabilmente le speranze di titolo con una caduta mentre stava dominando il Red Bull U.S. Grand Prix.  A Laguna Seca Dani Pedrosa sembrava pronto per un’altra vittoria. Lo spagnolo aveva iniziato con una partenza velocissima che gli aveva permesso di portarsi in testa. Il pilota Repsol Honda ha mantenuto la testa della gara per 11 giri e al dodicesimo è caduto per una buca alla curva sette.
“Quando sono caduto stavo spingendo per mantenere il gap su Lorenzo. Avevo un buon passo. Sfortunatamente ho preso una buca in ingresso curva e non ho potuto fare niente, mi sono ritrovato a terra”.
“Sono deluso perché stavo facendo un’ottima gara e volevo vincere. L’unica cosa è pensare che stavo facendo bene fino a quel momento, eravamo in testa e questa è la cosa da ricordare del fine settimana”.
“Insieme alla squadra abbiamo fatto un ottimo lavoro, abbiamo migliorato e eravamo in grado di combattere per la vittoria. Purtroppo non siamo riusciti a portare a casa il risultato, ma ci ripresentiamo competitivi alla prossima gara”.
Dani Pedrosa, nonostante la caduta, rimane secondo in classifica generale anche se ora sono 72 i punti da recuperare su Lorenzo. Missione impossibile?

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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