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Pedrosa il più rapido nei test di Jerez

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n509382_pedrosa_35_slideshowConclusa la prima giornata di test ufficiali a Jerez de la Frontera (la seconda e ultima sarà a seguito del Cardion AB Grand Prix Ceske Republiky in data 16 agosto) con Dani Pedrosa davanti a tutti. Lo spagnolo del team Repsol Honda non migliora il crono registrato in mattinata (1’39.425) e mette ben 60 giri a referto, rimanendo al top della classifica dei tempi.
In seconda posizione Valentino Rossi dimostra di aver pienamente recuperato dopo la caduta di questa mattina. Per lui 55 millesimi di ritardo dalla vetta e un totale di 61 giri, praticamente tutti nel pomeriggio. L’italiano Campione del Mondo in carica si è concentrato su alcune modifiche al motore e sulla risoluzione del maggior problema riscontrato ieri in gara: l’instabilità della moto in entrata di curva.
Jorge Lorenzo conferma quanto di buono fatto questa mattina con un tempo praticamente identico a quello del suo compagno di squadra Fiat Yamaha (+0.026), mentre ottime notizie arrivano dal pilota francese del team LCR Honda Randy de Puniet, 4º a meno di due decimi da Pedrosa.
Recupera posizioni anche Andrea Dovizioso, oggi impegnato nelle prove del forcellone utilizzato ieri Pedrosa: per lui quinto tempo assoluto. Dietro di lui rimangono appaiate le Ducati Marlboro di Stoner e Hayden con nessuno dei due piloti in grado di migliorare le crono messe a segno in mattinata.
Ottava piazza per Ben Spies, ancora una volta ultimo pilota a chiudere il gruppo dell’1’39 (1’39.958), con Loris Capirossi su Rizla Suzuki 9º e Colin Edwards (Monster Yamaha Tech3) 10º. Per l’italiano ancora test con un nuovo forcellone, un nuovo telaio e una nuova gomma anteriore.
Unica caduta della sessione pomeridiana per Àlvaro Bautista (Rizla Suzuki) all’altezza della curva 1. Nessuna conseguenza per lui.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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