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La Audi RS5 coupé: potenza ed eleganza

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Audi_rs-3Prorompente potenza, racchiusa in una coupé di classica eleganza: la Audi RS5 debutta al prossimo Salone di Ginevra. Le poderose prestazioni del ruggente V8 di 4,2 litri, con i suoi 450 CV (331 kW) di potenza, si abbinano a una straordinaria efficienza nei consumi di carburante. La trazione integrale permanente quattro, l’S tronic a sette rapporti e il differenziale centrale di nuova concezione trasmettono la forza a tutte le ruote. La commercializzazione è prevista a partire da giugno.
Sviluppate dalla quattro GmbH, le versioni RS costituiscono la punta di diamante della gamma Audi. Quintessenza di una dinamicità superiore, la linea iniziata oltre 15 anni fa con la RS2 Avant prosegue ora con la RS5.
Il possente V8, che deve la sua potenza a una cilindrata di 4.163 cm3, è strettamente imparentato con il propulsore V10 della sportivissima R8. Come la quasi totalità dei motori a benzina Audi, il V8 riceve carburante per iniezione diretta, ossia in virtù della tecnologia che va sotto la sigla “FSI” e che ha consentito alla Casa dei quattro anelli di imporsi per ben quattro volte sul mitico circuito di Le Mans con la R8 da corsa. Nell’impianto Common Rail la pressione raggiunge i 120 bar.
Le complesse modifiche apportate all’impianto di aspirazione e di scarico a due flussi permettono a questo propulsore di “respirare” liberamente. I quattro alberi a camme regolabili e i diaframmi tumble del collettore di aspirazione favoriscono la carburazione. Emulando i motori da competizione, il 4.2 FSI genera una trazione impressionante e si trova perfettamente a suo agio anche a regimi elevati. I 450 CV (331 kW) di potenza vengono erogati a 8.250 giri, mentre la coppia massima di 430 Nm è disponibile tra i 4.000 e i 6.000 giri.
Trazione possente, risposta immediata ai comandi impartiti dall’acceleratore, brillante progressione del numero di giri e sonorità rotonde e armoniose: il V8, che la Audi assembla a mano, comunica straripante potenza e forti emozioni. Il 4.2 FSI è in grado di fiondare questa coupé del peso 1.725 Kg in soli 4,6 secondi da 0 a 100 km/h e di farle raggiungere una velocità massima, limitata elettronicamente, di 250 km/h oppure, su richiesta, di 280 km/h.
L’efficienza è di serie a bordo di tutte le vetture Audi, RS5 compresa. In media il potente otto cilindri consuma 10,8 litri per 100 km, distaccando così nettamente i propulsori delle dirette rivali. Questo risultato si deve anche alle soluzioni tecniche del sistema di efficienza modulare della Audi. Il motore e l’intera catena cinematica sono stati ottimizzati dal punto di vista dell’attrito, la pompa dell’olio opera in funzione del fabbisogno e il sistema di recupero consente di sfruttare l’energia prodotta in fase di frenata e di rilascio.
Il cambio S tronic a sette marce, di serie a bordo della RS5, contribuisce a ridurre significativamente i consumi di carburante con il suo elevato grado di efficienza e con un ultimo rapporto allungato. Questo cambio è formato da due blocchi e presenta due frizioni. I due blocchi sono sempre attivi, ma solo uno è solidale con il motore. I cambi di marcia sono eseguiti, passando da una frizione all’altra, con innesti fulminei, fluidi e pressoché impercettibili.
Il cambio S tronic a sette rapporti, appositamente rinforzato per poter far fronte all’impetuosa forza propulsiva del V8, funziona in maniera completamente automatica, ma può essere anche comandato manualmente mediante la nuova leva selettrice o i bilancieri al volante. Il sistema di serie “Audi drive select” in modalità automatica permette di scegliere tra tre diverse strategie di cambiata: “comfort”, “auto” e “dynamic”. Con il programma “launch control” il cambio
S tronic a sette rapporti gestisce alla perfezione le partenze da fermo, massimizzando l’accelerazione e riducendo al minimo lo slittamento degli pneumatici.
Nuova tecnologia quattro: il differenziale con ingranaggio a corona
Come tutte le versioni RS, anche la RS5 si serve della trazione integrale permanente quattro per trasferire sull’asfalto la potenza. Con il nuovo differenziale centrale montato dalla RS5 che ripartisce la forza propulsiva del motore tra avantreno e retrotreno, la Audi ribadisce il suo primato nel campo della trazione integrale e presenta un nuovo stadio evolutivo, il cosiddetto “differenziale con ingranaggio a corona”.
Il differenziale centrale autobloccante con ingranaggio a corona è caratterizzato da notevoli compattezza e leggerezza nonché da un elevato grado di efficienza.
Grazie al pacco lamellare, la ripartizione della coppia tra l’avantreno e il retrotreno è ampiamente variabile: se necessario all’asse anteriore viene trasmesso fino al 70% della coppia, mentre a quello posteriore fino all’85%. Con un rapporto standard di ripartizione di 40:60 il differenziale centrale privilegia leggermente il retrotreno.
Il nuovo differenziale interagisce con una gestione elettronica della coppia motrice, che interviene in maniera selettiva su ognuna delle quattro ruote. Se, in caso di guida dinamica, una delle ruote interne alla curva viene eccessivamente sgravata, il sistema la frena leggermente prevenendo un possibile slittamento. Da una parte questo accorgimento assicura una buona trazione, dall’altra genera una certa imbardata che si rivela molto utile in curva.
Per completare in maniera ideale la nuova trasmissione quattro, come optional la Audi offre il differenziale sportivo sul retrotreno. Il differenziale posteriore sportivo ripartisce in maniera attiva la coppia tra le ruote posteriori, aumentando così ulteriormente la stabilità e l’aderenza in situazioni limite.
Contraddistinto da una rigidezza sportiva, ottenuta adattando opportunamente le molle, gli ammortizzatori, le caratteristiche elastocinematiche e le barre stabilizzatrici, il telaio della RS5 ribassa la carrozzeria di 20 millimetri rispetto alla Audi A5. I cerchi in lega sono da 19 pollici.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

Suomy recluta Andrea Dovizioso

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