Non c’è pace per il gruppo Stellantis, costretto ad un nuovo maxi richiamo per i suoi modelli. Ecco quali sono le auto finite sotto accusa e quale problema le ha fermate.
Le difficoltà del gruppo Stellantis proseguono a livello globale, ed oltre al crollo delle vendite che non accenna ad arrestarsi, si palesano anche preoccupanti problemi tecnici sulle vetture del colosso automobilistico. Il 2024 è stato contraddistinto dalle polemiche per i problemi agli airbag Takata, che hanno portato al richiamo di oltre mezzo milione di vetture tra Citroen C3 e DS3. Un guasto all’airbag può avere conseguenze devastanti, ed in Italia ci fu anche una vittima.

Stellantis ha visto, dunque, anche un calo della qualità costruttiva dei propri modelli, anche se l’airbag, come ben noto, è un componente esterno e non direttamente prodotto dal gruppo. Secondo quanto riportato dal sito web “Autoevolution.com“, ci sono ancora dei guasti agli airbag ad origine di un problema che è emerso oltreoceano. Infatti, il guaio che si sta verificando riguarda dei modelli attualmente non in vendita dalle nostre parti, ma si tratta comunque di un ulteriore allarme, all’interno di un gruppo che vive già una grave crisi.
Stellantis, richiamo per le Chrysler per guai agli airbag
Secondo la fonte sopracitata, Stellantis dovrà procedere al richiamo delle Chrysler Pacifica e Voyager per problemi agli airbag, per mancanza di conformità con il requisito di sicurezza per veicoli a motore 226. Gli airbag a tendina posizionati sia sul lato destro che sul lato sinistro possono avere una ritenzione di pressione insufficiente. Gli airbag sospetti potrebbero non impedire lo spostamento della testa della superficie esterna di oltre 100 mm oltre il piano. Lo standard sopracitato, per essere rispettato, pretende che questi parametri debbano essere eseguiti alla perfezione.

Da quanto emerso, c’è il rischio di lesioni gravi o di esclusione parziale o completa degli occupanti dal veicolo mediante i finestrini laterali. L’airbag è prodotto da Autoliv e non direttamente da Stellantis, ed il problema è emerso per la prima volta nel 2023, nel mese di aprile, da Transport Canada.
La casa automobilistica è stata informata di una potenziale non conformità nel novembre 2023, ed il test di follow-up successivo, svolto ad aprile 2024, ha confermato tale timore. Le vetture coinvolte dal problema non utilizzano più questo tipo di airbag dal novembre dello scorso anno. Dunque, le auto richiamate sono state prodotte prima di quella data ed ora il problema dovrà essere risolto in fretta dal produttore statunitense.
- Hamilton fa a pezzi la Ferrari: parole mai usate prima e i tifosi ora temono il peggio - 9 Luglio 2025
- La FIAT nata per sfidare la Mini, che non era una FIAT: l’auto italiana che tutti volevano - 9 Luglio 2025
- La Fiat più economica di tutte si regala una versione speciale: ora è perfetta per l’estate - 9 Luglio 2025