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Opel Concept A: 25 anni dall’idea che portò alla Opel Agila

Il prototipo Opel Concept A, che portò alla Opel Agila, si rivolgeva ad un pubblico attento alle nuove mode ed interessato al tempo libero

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Ben venticinque anni fa, presso il Salone di Ginevra, il Concept A della Opel anticipava quella che poi sarebbe diventata la Opel Agila. Il prototipo Opel Concept A si presentava come un veicolo estremamente versatile capace di trasformarsi facilmente da una vettura a 4 posti in una 2 posti con un grande bagagliaio.

La prima versione economica ed ecologica

Il prototipo era azionato da un motore che poteva funzionare con due carburanti diversi ed avere emissioni estremamente contenute. Con i suoi 88 CV (65 kW) il motore ECOTEC disponeva di una potenza leggermente superiore quando funzionava a metano piuttosto che a benzina 86 CV (63 kW). Opel Concept A era in grado di raggiungere una velocità di 162 km/h con il metano (160 km/h con la benzina) ed accelerare da 0 a 100 km/h in 11 secondi netti (11.5 secondi a benzina). Una volta finito il pieno di metano, la gestione del motore sarebbe passata automaticamente a quella a benzina. Con il pieno di metano la vettura aveva un’autonomia di 200 chilometri e altri 425 chilometri a benzina grazie al serbatoio da 25 litri.

Il particolare taglio dei fari anteriori e la forma della mascherina così tipicamente Opel facevano sì che fosse immediatamente percepibile il costruttore di questa concept car. La vista d’insieme era completata dalla colorazione bicolore che creava una serie di accattivanti riflessi luminosi che andavano dall’opaco al metallizzato.

Opel Concept A: un abitacolo flessibile per il tempo libero

L’innovazione proposta da Opel Concept A fu sfruttare al meglio lo spazio disponibile anche in un veicolo di piccole dimensioni. Un ingegnoso meccanismo permetteva di ripiegare facilmente ed in poco tempo entrambe le sezioni del divanetto posteriore. Il sedile del passeggero anteriore disponeva dello stesso meccanismo. In questo modo oggetti ingombranti avrebbero potuto essere caricati a bordo e spinti in avanti fino all’altezza del cruscotto. Un’altra particolarità sottolineava l’utilità di questo sistema per riconfigurare i sedili. Una rampa estensibile montata su guide permetteva di caricare facilmente all’interno un paio di biciclette. All’interno dell’abitacolo c’era una vivace mescolanza di materiali e colori, sottolineata dalla strumentazione digitale e dagli inserti in alcantara sul volante e sui sedili. Oltre agli airbag frontali e laterali, ai pretensionatori delle cinture di sicurezza ed alla pedaliera sganciabile (un brevetto Opel), il prototipo aveva un’ampia dotazione che comprende il tetto apribile elettrico ed il sistema di navigazione satellitare. Un cassetto sotto il sedile del guidatore, le reticelle all’interno del terzo montante del tetto ed uno scomparto porta-oggetti sul soffitto potevano contenere vari oggetti.

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Scritto da Doriana F.

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