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MotoGP – Parla Brivio sul passaggio di Rossi in Ducati

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Prime dichiarazioni dello storico team manager del Campione del Mondo in carica sul passaggio del 46 a Ducati.  Davide Brivio ha dato le sue positive impressioni sui test ufficiali di Brno tenutisi ieri (lunedì), confermando le impressioni che già Rossi aveva avuto sul nuovo motore della M1.
“Yamaha lo preparerà per si possa utilizzare nell’ultima gara della stagione,” ha commentato Brivio. “Questo test è stato importante anche per capire i problemi che avevamo avuto in gara, dove non eravamo abbastanza veloci. Abbiamo lavorato sul setting e speriamo sia una buona base per le prossime gare”. La notizia ufficiale del passaggio di Rossi a Ducati dopo sette stagioni è stato un argomento toccato da Brivio, al fianco del numero 46 fin dal suo arrivo nella casa giapponese. “È un peccato che Yamaha e Valentino si separino il prossimo anno, ma abbiamo ancora 8 gare e faremo del nostro meglio, sperando di vincere qualche gara e chiudere la nostra relazione nella miglior maniera possibile. È triste, ma è la vita!” ha dichiarato il manager italiano prima di parlare della storia di Rossi con la casa giapponese.
“È stato molto importante perché quando Valentino è arrivato in Yamaha non avevamo registrato nemmeno un podio con il team ufficiale nella stagione precedente, e abbiamo vinto il titolo nel 2004 al primo tentativo,” ha detto. “Poi abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere nel 2005 e lui è stato fondamentale perché dava tutti i feedback agli ingegneri per sviluppare la moto, e ovviamente gli ingegneri sono stati bravissimi a preparare le soluzioni ai problemi che lui trovava”.
“È stato specialmente incredibile all’inizio perché è stato un cambio pazzesco, non vincevamo da 12 anni e con l’arrivo di Valentino siamo diventati dominatori in MotoGP”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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