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Quarto appuntamento con il Ducati Desmo Challenge 2010

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Dopo Misano e Imola, il trofeo dedicato ai bicilindrici desmodromici ha fatto tappa su un altro dei più importanti circuiti italiani, quello del Mugello. Il tracciato toscano, che ormai da tantissimi anni ospita ininterrottamente la MotoGP, è stato infatti teatro del penultimo appuntamento stagionale del Ducati Desmo Challenge, in un contesto ricchissimo di spettacolo, come quello del Ducati World Experience (kermesse riservata ai clienti del Marchio bolognese con Demo Ride e turni di prove libere) e colpi di scena.
Le emozioni offerte dai piloti impegnati in pista nelle tre categorie che compongono il monomarca della Casa di Borgo Panigale hanno confermato un livello generale davvero elevato, sia dal punto di vista tecnico, con moto messe a punto dai migliori specialisti del panorama nazionale, che da quello umano-sportivo, grazie a protagonisti di grande spessore.
La prima classe a darne dimostrazione è stata la Protwins, quella dedicata ai bicilindrici Ducati a due valvole, che ha aperto le danze riproponendo il bellissimo confronto tra Alessandro Valia e Valter Bartolini. In prova, quest’ultimo ha addirittura stabilito il nuovo record della pista con lo stratosferico tempo di 1’59”849 in sella alla velocissima GPM preparata da Pietro Gianesin, ma poi in gara, dopo essere scattato in modo non perfetto allo spegnersi del semaforo, si è visto infliggere una penalità di 30 secondi per aver sorpassato in regime di bandiere gialle. Nello stesso frangente, poi, la corsa (che già aveva visto uscire di scena l’ottimo Simone Bulai ancor prima del giro di ricognizione) veniva interrotta a causa di una caduta nella quale la moto del pilota coinvolto aveva preso fuoco, rendendo necessario l’intervento dei commissari.
Al via della frazione successiva, Bartolini e Valia sono scattati di nuovo davanti a tutti, seguiti dal bravo Luca Pini e dalla wild card d’eccezione Sebastiano Zerbo. Nella cosiddetta classifica aggregata, ottenuta per somma di tempi, ha vinto dunque Valia, nonostante il bolognese sia stato vittima di un problema tecnico all’ultimo giro che per poco non favorisce Pini, secondo, mentre Bartolini, pur transitando per primo sotto la bandiera a scacchi, è risultato terzo in virtù della penalità inflittagli. L’imolese si è comunque potuto consolare vincendo la classifica Gentlemen, mentre ad aggiudicarsi quella dei Rookie è stato Massimo Buldrini, secondo tra i piloti in sella alle Vyrus dietro a Pier Francesco Simonetti.
La Superbike ha fatto da degna conclusione al programma di gare, offrendo un confronto a tre tra Marco Caspon, Davide Grandi e Giorgio Barbieri, dopo che il poleman Luca Pini è purtroppo uscito di scena nelle battute iniziali. Il terzetto di testa si è mantenuto compatto per gran parte della gara e solo nel finale Barbieri si è leggermente staccato, lasciando Grandi e Caspon a giocarsi la volata. Alla fine l’ha spuntata quest’ultimo, facendo tesoro della sua maggior velocità nell’ultima parte del tracciato. Quarto ha terminato il sanmarinese Federico Rinaldi, autore di una bella rimonta dopo che in prova era stato protagonista di grossi problemi tecnici, e quinto (nonché primo dei Gentlemen) si è classificato Massimo Boccelli, ultracinquantenne con il polso destro ancora in piena attività!
Adesso il Ducati Desmo Challenge si prende una pausa di meritato riposo per le vacanze estive, rimandando l’appuntamento con l’ultimo round al 3, 4 e 5 settembre sul circuito di Franciacorta.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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