Alla vigilia del Gran Premio del Brasile, la F1 ed il motorsport piangono la scomparsa di un amatissimo ex pilota, che ha scritto pagine di storia nel corso della sua carriera.
Il week-end che sta per partire vedrà I fan del motorsport impegnati su più fronti, dal momento che in programma ci sono almeno tre eventi di portata internazionale. Ad Interlagos si corre il GP del Brasile, a Portimao va in scena la MotoGP per il Gran Premio del Portogallo, mentre a Sakhir si tiene l’atto finale del FIA WEC, con la 8 ore del Bahrain. Il week-end di festa per gli appassionati è però funestato da una tragica notizia, la scomparsa di un pilota italiano che ha lasciato tutti attoniti.
Da pochi minuti, è stata resa nota la scomparsa di Andrea de Adamich, che ci ha lasciato all’età di 84 anni. Nato a Trieste il 3 di ottobre del 1941, aveva corso in F1 tra il 1968 ed il 1973, con 30 partenze ed una lunga carriera, dopo il Circus, nel motorsport, prima di iniziare un’avventura nel giornalismo televisivo.
Andrea de Adamich, la scomparsa di un mito italiano
Andrea de Adamich era un volto amico per gli appassionati, che debuttò nel mondo delle corse nel 1962, come pilota Alfa Romeo. Con la casa del Biscione, alla quale fu sempre legato, gareggiò a lungo, dopo aver ottenuto la prima gioia fu il titolo italiano di Formula 3 nel 1965. Nel biennio 1966-1967 vinse due Campionati Europei Turismo al volante della mitica Giulia GTA, per poi passare alla F1, correndo per 5 stagioni, al volante di Ferrari, McLaren, March, Surtees e Brabham.
Inoltre, prese parte al mondiale sportprototipi, vincendo due volte con l’Alfa Romeo. Nel 1973 fu vittima di un terribile incidente che lo costrinse a ritirarsi, che si verificò al Gran Premio di Gran Bretagna, al volante di una Brabham. Il pulito triestino riportò diverse ferite alle gambe, dopo essere stato intrappolato a bordo della vettura per diversi minuti. Ciò lo portò a dire addio al motorsport, almeno dal ruolo di pilota.
Infatti, De Adamich divenne poi un commentatore di successo con le reti Mediaset, e tutti gli appassionati ricordano le sue mitiche telecronache negli anni Novanta, al fianco di un altro grande volto del nostro giornalismo, vale a dire Guido Schittone. La morte di De Adamich ci ha colpito profondamente, e tutta la nostra redazione si stringe attorno alla sua famiglia, porgendo le più sincere condoglianze in un momento di grande dolore.
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