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Mercedes-Benz 500 E: 30 anni fa nasceva la berlina firmata Porsche

Mercedes-Benz 500 E nasce da una collaborazione con Porsche: motore V8 da 326 cavalli, 0 – 100 km/h in 6 secondi, velocità massima di 250 km/h

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Mercedes-Benz 500 E è nata in Porsche e questa non è una falsa notizia ma la verità.

Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, le aziende automobilistiche non avevano alleanze da rispettare ed ecco che la casa della Stella a tre punte, per realizzare una variante sportiva del modello W124, decise di rivolgersi non alla AMG, con la quale collaborava, ma alla Porsche: nasce così la Mercedes-Benz 500 E

In quegli anni il marchio automobilistico di Stoccarda ha una miriade di progetti su cui lavorare ed ecco che le Classe E ancora “grezze” e destinate a diventare 500E si spostano di pochi chilometri, dal quartier generale Mercedes  a  Rössle Bau sede delle linee di montaggio della Porsche.

Mercedes-Benz 500 E

Mercedes-Benz 500 E era una berlina esclusiva

Il progetto fu affidato a Michael Hölscher, ed i tecnici sotto la sua guida misero  in essere tutta una serie di interventi, dalla carrozzeria per arrivare al motore.

Vengono allargate le carreggiate per ospitare cerchi più grandi, si interviene sui freni, che vengono potenziati, sul sistema di scarico che comportò la modifica del tunnel di trasmissione e finanche sul posizionamento della batteria che su collocata nel retro della vettura ed alla fine il motore che venne addirittura sostituito.

Sotto il cofano trova posto un V8 da 5.0 litri che richiede anche un intervento di potenziamento delle sospensioni. 

Un motore V8 per la Mercedes-Benz 500 E

Il propulsore non era un semplice V8 ma lo stesso motore che aveva portato la Sauber C9 a vincere a Le Mans.

Il risultato, strabiliante per quell’epoca, senza nessuna presenza di sistemi di controllo elettronici, fu di un propulsore che poteva erogare 326 CV con una velocità massima di 260 km/h ed una capacità di accelerazione da 0 a 100 km/h in 6 secondi. 

Inizialmente l’obiettivo era di produrre 10 auto al giorno ma ben presto, per la forte richiesta della vettura, la produzione fu aumentata a 20 unità al giorno, con l’auto che ben presto diventò un successo e per l’immagine della Mercedes che aveva bisogno di una berlina di successo e per la stessa Porsche che in un momento di particolare recessione del mercato  aveva necessità di impiegare comunque le sue maestranze.

Giuseppe Lasala

Scritto da Giuseppe Lasala

Manager con svariata esperienza nel settore contabile ed amministrativo, da sempre appassionato di motori, segue per ReportMotori il segmento automotive e tutto ciò che concerne il lancio di nuove proposte.

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