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Bugatti La Finale un concept da W12

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Bugatti è sinonimo di esclusività ma anche di massime prestazioni.

Ha prodotto e realizzato le supercar più veloci e potenti del pianeta, indimenticabile è la prima Bugatti Veyron, seguita poi dalla Chiron, dalla EB110 e dall’esclusiva Voiture Noire.

Bugatti La Finale

Il mondo del lusso, dei collezionisti che sarebbero pronti a fare di tutto per accaparrarsi un oggetto unico e raro è sempre in fermento e così sembra che i Designers più acclamati al mondo, siano all’opera nella realizzazione di una nuova vettura esclusiva.

La Finale questo è il nome del futuro modello virtuale, che riporterà nuovamente sulla vetta dell’olimpo, il marchio automobilistico super sportivo.

Ma cosa ha di esclusivo la Bugatti La Finale ?

Una straordinaria alimentazione che renderà omaggio al passato, alla ICE, grazie ad una meccanica ed a soluzioni tecniche mai esplorate fino ad ora.

Motore a vista, vernice bicolore, cerchi in lega speciali, stile incredibilmente attraente per una supercar che non avrà eguali.

La Type 57SC Atalante è stata una vettura iconica, la sua livrea bicolore è stata per anni il rifermento per chi cercava stile ma anche soluzioni estetiche inedite, così come la stessa Type 41 Royale.

Oggi la storia si ripete, probabilmente in virtù di un futuro totalmente diverso per l’automotive, l’omaggio del designer Serkan Budur è evidente!

Al posto del W16, potentissimo, ma anche difficile da adeguare alle future normative europee, c’è spazio ad un W12, decisamente più compatto, ma altrettanto potente.

Un concept che lascia chiaramente intendere quale sarà il futuro delle sportive, motori sempre più “compatti”, potenza esagerate e soluzioni elettrificate in virtù di un rispetto per l’ambiente sempre più al centro delle attenzioni, di aziende e Designers.

 

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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