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Plancia nuova Panda

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Proposta a cinque porte e con una abitabilità da segmento superiore, la nuova Panda si conferma una vera supercompatta che con grande efficienza riesce a coniugare le ridotte dimensioni esterne con un sorprendente volume interno. Infatti, nonostante le dimensioni contenute che la rendono perfetta in città, una volta saliti a bordo della nuova Panda si rimane sorpresi dall’ampiezza dell’abitacolo e dallo spazio a disposizione di guidatore e passeggeri.
Oggi chi sceglie un’auto compatta non vuole rinunciare al comfort che troverebbe su vetture più grandi in quanto è abituato  a standard di comfort tipici di segmenti superiori e a questi tende a riferirsi. Per raggiungere questo obiettivo i progettisti hanno lavorato secondo i più moderni criteri di ergonomia per la definizione di quei parametri che misurano la capacità dell’automobile di rispondere alle esigenze di benessere e comfort a bordo. Il risultato finale sono gli eccellenti valori della nuova Panda nelle funzioni ergonomiche fondamentali: abitabilità, postura di guida, accessibilità.
In particolare, rispetto all’attuale modello, la Panda di terza generazione vanta un miglioramento delle principali dimensioni interne verticale (anteriore +7 mm e posteriore +4 mm) e laterale (anteriore +26 mm e posteriore +5 mm) ponendola ai vertici nell’ambito della sua categoria. Inoltre, anche grazie ai sedili “slim” anteriori che migliorano l’accessibilità (anteriore +23 mm, posteriore +6 mm), aumenta la fruibilità dello spazio longitudinale (+20 mm) per un maggiore comfort a favore dei passeggeri posteriori.
La nuova Panda è una vettura sorprendentemente grande. Un risultato ottenuto, tra l’altro, senza pregiudicare la capacità del portabagagli che è di 225 litri (con sedile posteriore fisso) che diventano 260 con sedile scorrevole in posizione completamente avanzata, grazie ad un’escursione di 16 centimetri. Inoltre, con lo schienale dei sedili posteriori abbattuto si raggiungono gli 870 litri. Tra l’altro, rispetto alla seconda generazione di Panda, il volume del portabagagli aumenta di 10 litri (configurazione normale) e 36 litri (nel caso di sedile posteriore abbattuto).
Fiat Panda consente la massima libertà di impiego grazie ad un abitacolo spazioso, funzionale e confortevole, che poco ha da invidiare a quello di vetture di categoria superiore. Del resto, da sempre il modello fa della flessibilità uno dei suoi punti di forza, come dimostrano oggi la nuova plancia, i numerosi vani portaoggetti e le diverse configurazioni dei sedili.
La nuova plancia è concepita come un pratico guscio polifunzionale al cui interno è stato ricavato un ampio e spazioso “tascone” porta-oggetti, proprio come nella prima serie del modello, che diventa il luogo ideale dove riporre in completa libertà tutto ciò che si vuole, volendo anche in un “allegro e democratico” disordine. Ad esso si aggiunge il più classico cassetto portaoggetti chiuso nella parte bassa della plancia. In dettaglio, la plancia è avvolta in una cornice colorata, elemento senza soluzione di continuità, che fa da perimetro unico al volante, alla radio e ai comandi principali, e che ospita le bocchette di ventilazione. Anche qui troviamo un rimando alla prima generazione di Panda, dove gli elementi risultavano avvitati al “marsupio” in tessuto, che costituiva la parte principale della plancia.
I 14 vani portaoggetti all’interno della Panda non sono solamente numerosi e capienti, ma sono stati studiati e progettati intorno a chi la Panda la usa tutti i giorni e per gli oggetti di uso quotidiano. Si possono trovare quindi vani a giorno di facile accesso per l’utilizzo frequente, e vani chiusi e più nascosti per oggetti che normalmente restano in auto. Una novità in questo ambito è il porta-occhiali posizionato sopra il finestrino del guidatore.
Novità anche per i sedili che confermano la flessibilità del modello. In dettaglio, il sedile del guidatore è disponibile anche con regolazione in altezza mentre quello del passeggero anteriore può essere dotato di schienale abbattibile a tavolino. In quest’ultimo caso, consente di avere un comodo piano di appoggio per oggetti sia di uso comune, quali una borsa o un laptop, sia per trasporti eccezionali: abbassando anche i sedili posteriori, il cliente può ottenere un piano di carico piatto per l’intera lunghezza dell’abitacolo (oltre 2 metri) permettendo il massimo sfruttamento dello spazio interno.
La stessa versatilità è assicurata dal sedile posteriore che è disponibile nella versione standard a 2 posti con schienale abbattibile non sdoppiato o, a richiesta, nelle configurazioni: 2 posti scorrevole longitudinalmente con schienale abbattibile sdoppiato 50/50, 3 posti con schienale abbattibile e 3 posti con schienale abbattibile sdoppiato 60/40. Il tutto può essere reso ancora più funzionale se abbinato, con il pratico e utile contenitore “cargo box” che posizionato nel bagagliaio permette sia di riporre alcuni oggetti sia di ottenere uno spazio di carico pressoché piatto.
Realizzati con una tecnologia che trova qui la sua prima applicazione all’interno di Fiat, i sedili anteriori “slim” assicurano maggiore spazio per le gambe dei passeggeri posteriori, maggiore flessibilità – la corsa del sedile è di  21 centimetri e la regolazione verticale è di 6 cm – e migliore comfort di seduta grazie alla loro forma comoda e contenitiva. In più, le “quadrotte” elettrosaldate sullo schienale svolgono l’importante compito di garantire il passaggio d’aria tra la schiena del passeggero ed il tessuto del sedile, migliorando così il comfort soprattutto nei mesi più caldi. Allo stesso modo, il pannello della porta è stato disegnato pensando all’idea di liberare spazio: l’altoparlante nel pannello si è alzato per allargare la tasca e migliorare la qualità del suono mentre il rivestimento è stato esteso al massimo per migliorare il comfort.
Per garantire una guida confortevole e priva di distrazioni, come da tradizione la Panda propone la leva del cambio in posizione rialzata al centro alla plancia, molto vicina al volante. Quest’ultimo presenta una forma perfettamente tonda dell’esterno che permette di azionarlo comodamente mentre l’interno squadrato garantisce una migliore prensilità e la massima visibilità del quadro strumenti.
Ulteriore novità stilistica e funzionale è la particolare forma del freno di stazionamento che deriva dalla volontà di ottimizzare lo spazio del mobiletto. Il suo ridotto ingombro longitudinale ha permesso di sfruttare meglio lo spazio davanti e dietro la leva, oltre a rendere fruibile lo spazio sotto di essa.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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