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Supersport – Per Gino Rea dopo la vittoria arriva la squalifica

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Prima ha festeggiato sul podio il secondo posto conquistato alle spalle di Eugene Laverty (Parkalgar Honda) al termine di uno splendido duello ma poi, il londinese di origini italiane Gino Rea si è visto escluso dall’ordine d’arrivo a causa di un’irregolarità tecnica trovata in sede di verifica sulla sua Honda preparata dal Team Intermot Czech.
E’ stato un brutto colpo per il giovane britannico che dopo aver vinto l’europeo Stock 600 nel 2009 sta correndo da rivelazione assoluta la sua prima stagione di mondiale Supersport: in sole dieci gare di 600 “preparata”, Gino ha già conquistato un podio grazie al terzo posto centrato a Silverstone e si ritrova in settima posizione in classifica generale, con due round ancora da correre.
“A parte la squalifica è stato un buon fine settimana – dice Rea – non eravamo partiti nel migliore dei modi con le prove ma in gara sono scattato bene ed ho corso una grande gara con Eugene Laverty. Non mi aspettavo di poter lottare con lui per tutti i giri e invece quando ha alzato il ritmo sono riuscito a stargli dietro. In alcuni punti ero più veloce ma nelle ultime tornate non sono riuscito ad avvicinarmi abbastanza per sorpassarlo. Ho sfiorato la vittoria per cinque centesimi di secondo… ci sono andato molto vicino”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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