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La city car nata con 50 anni di anticipo: era un vero portento ed oggi può fare concorrenza a tutte le più moderne

Citycar - Reportmotori.it
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Era una vero portento e oggi potrebbe fare concorrenza alle auto moderne. Ecco la city car nata con 50 anni di anticipo.

Nel 1996 Mercedes ebbe un’intuizione: unirsi alla Swatch per dare vita ad un’auto biposto. Nulla a che vedere con le sportive in stile Ferrari, ma uno scatolino da meno di 3 metri lunghezza, ideale per muoversi in città e combattere le problematiche legate al parcheggio che, nei grossi centri urbani è un bel grattacapo. Il riferimento è ovviamente alla amatissima Smart Fortwo la quale, nei suoi 25 anni di produzione, soltanto in Italia è stata immatricolata ben 650mila volte.

La city car nata con 50 anni di anticipo: era un vero portento ed oggi può fare concorrenza a tutte le più moderne
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Alla luce di tale successo diversi costruttori hanno cercato di imitarla e in tempi recenti sono nate le microcar, vetture ancora più piccole, guidabili anche dai 14enni e con una velocità limitata ai 45 km/h. La cosa che colpisce è che già 50 anni fa era in circolazione un modello analogo. Un vero portento che nulla aveva da invidiare alle vetture cittadine moderne e che soprattutto aveva una caratteristiche che oggi è molto ricercata.

Alla scoperta della CitiCar EV anni ’70 che rivive grazie ad un’opera di restomod

Cerchi in acciaio da 12 pollici originali e carrozzeria bianca in ABS ancora in perfette condizioni malgrado questo polimetro termoplastico, se esposto lungamente alla luce del sole tende ad ingiallire. Sono alcune delle peculiarità della CitiCar EV del 1976 messa in vendita su Craiglist dai suoi proprietari di base a Portland, nel Maine, dopo averla custodita per 40 anni e averla da poco ristrutturata in quasi tutte le sue componenti.

Basta infatti aprire le portiere per rendersene conto. I sedili sono perfetti e il cruscotto in legno sembra appena uscito dalla fabbrica. Se l’abitacolo è stato ampiamente rivisto, anche un altro elemento ha subito un ampio restyling, anche il pacco batteria è stato modificato. Non esattamente ecologico e neppure efficiente, l’originale aveva una capacità massima di 36 o 48 volt e alimentava un motore elettrico da 2,5 o 3,5 cv.

Al posto degli accumulatori multipli connessi in parallelo e contenuti in una scatola di plastica posta sotto la carrozzeria, è stata adottata la soluzione proposta dalla Nissan Leaf del 2018 che alleggerito in maniera evidente l’auto. Va detto che non tutto è stato riparato. Ad esempio il differenziale e l’impianto frenante non sono ancora a regola d’arte, ma a fronte di un prezzo di vendita di appena 5.500 dollari ci può anche stare.

Scritto da Chiara Rainis

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