Automobili Lamborghini, dopo 60 anni, torna sulle strade di Ginevra con la 350 GT, la più antica Lamborghini in esistenza. Il ritorno li dove iniziarono i primi successi celebra la storia della prima vettura Lamborghini di serie.
Lamborghini 350 GT
La 350 GT è un modello dalla genesi, allo stesso tempo, rapida e straordinaria. Il telaio e la ciclistica sono il frutto del lavoro dell’Ingegner Giampaolo Dallara, all’epoca giovanissimo ed oggi considerato il miglior telaista al mondo. Il motore, V12, 3,5 litri con 4 alberi a camme in testa, nasce dal progetto dell’Ingegner Giotto Bizzarrini. Il disegno della carrozzeria in alluminio, e la sua produzione, è opera della Carrozzeria Touring di Milano. In quei primi anni ’60 è la più prestigiosa in assoluto, capace di fornire vetture sportive con finiture di lusso.
Il primo modello di serie prodotto dalla Lamborghini convince fin da subito e conquista l’attenzione di moltissimi media presenti a Ginevra. Sulla 350 GT la finitura degli interni è di altissimo livello, con largo uso di pelle e cromature. E’ caratterizzata da una configurazione 2 + 1, con due posti anteriori ed uno centrale posteriore. A colpire, oltre alla linea, è la tecnica: la scelta della 4 ruote indipendenti e le prestazioni del motore, con una potenza dichiarata di 320 Cv. Il motore incanta ogni visitatore dello stand, dove è Ferruccio Lamborghini stesso a mostrare l’auto a curiosi, futuri clienti e giornalisti. Il V12 Lamborghini, a conferma delle sue qualità, è portato a 4 litri pochi mesi dopo nella 400GT e in questa nuova configurazione diventa l’asse portante del successo della casa di Sant’Agata Bolognese. Per i successivi 40 anni la stessa geometria trova applicazione in diverse posizioni ed evoluzioni, e diventa uno dei simboli principali del DNA Lamborghini. Questo motore, infatti, è utilizzato in posizione longitudinale anteriore nella 400 GT, Islero, Jarama, Espada ed LM002. In posizione trasversale posteriore nella Miura ed in posizione longitudinale posteriore in Countach e Diablo.
La sopravvissuta seconda numero di telaio
La prima 350 GT venne consegnata al batterista livornese Giampiero Giusti, all’epoca all’apice del successo con il complesso musicale “I 5 di Lucca” diventato poi “Quartetto di Lucca”. Inizia così uno stretto rapporto tra Lamborghini ed il mondo dello spettacolo, che farà di tanti attori e cantanti appassionati clienti della casa. Ruolo da protagonista cinematografica per una 350 GT si ebbe nel film della Columbia Picture del 1967 “Fai in fretta ad uccidermi… ho freddo!” (Kill Me Quick, I’m Cold UK). Venne usata come mezzo di trasporto dalla coppia principale, composta dalla celebrata Monica Vitti e da Jean Sorel.
La vettura esposta allo stand Lamborghini di Ginevra 1964 è la 350 GT telaio #101, di colore Verde Ginevra Metallizzato su interni bianchi, la prima prodotta. La vettura, usata poi come muletto per lo sviluppo e le prove di durata, è andata purtroppo distrutta a causa di un tamponamento mentre era ferma ad un semaforo. Sopravvive, invece, la 350 GT immediatamente successiva, secondo numero di telaio. Di colore Grigio metallizzato con interni rossi, spedita da Sant’Agata Bolognese il 15 agosto 1964 e consegnata nuova proprio a Ginevra. La stessa vettura è oggi la più antica Lamborghini di serie esistente, perfettamente restaurata e certificata dal Polo Storico.
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