Si sente sempre più spesso parlare di mobilità sostenibile e per raggiungere questo obiettivo tutti devono fare la loro parte: le istituzioni, i cittadini e l’industria; appare altrettanto ovvio che un ruolo fondamentale è quello dell’industria automobilistica che, in effetti, negli ultimi anni ha mostrato una crescente attenzione alle tematiche ambientali, sviluppando tecnologie che mirano a una sempre maggiore sostenibilità.
Interessante a questo proposito la sfida ambientale per il 2050 annunciata già qualche anno fa (2015) da Toyota: Toyota Environmental Challenge 2050, incentrato su sei sfide. La prima di queste sfide è quella di realizzare automobili con emissioni di carbonio inferiori o pari a 0, tra le quali auto ibride, ibride plug-in, veicoli elettrici e a idrogeno.
Nello specifico, Toyota è pioniera nel campo della tecnologia ibrida in particolare per ciò che riguarda la motorizzazione Full Hybrid; questa tipologia di ibrido combina in modo sinergico il motore elettrico e quello termico e in termini di efficienza è la tecnologia Hybrid che permette maggiore indipendenza abbattendo i consumi. Un grande vantaggio del Full Hybrid è che il funzionamento di questa tipologia di auto non è legato alla presenza di colonnine di ricarica o Wallbox e, specialmente in città, permette di compiere tragitti più lunghi a basso costo. Sempre in ambito cittadino, inoltre, in molte regioni italiane le auto Full Hybrid possono accedere alle ZTL nei giorni di blocco del traffico o essere esenti dal pagamento del bollo.
Un concreto esempio è rappresentato, per esempio, dal suv ibrido Toyota C-HR di cui illustreremo di seguito le principali caratteristiche.
Toyota C-HR: crossover SUV ibrido nel segno della sostenibilità ambientale
Il SUV ibrido della casa giapponese è oggi presente sul mercato in due motorizzazioni:
- 1.8 L Hybrid E-CVT
- 2.0 L Hybrid Dynamic Force E-CVT
La sigla E-CVT indica il cambio automatico elettronico a variazione continua.
La versione 1.8 ha una potenza di 122 CV; le emissioni di anidride carbonica oscillano fra i 110 e 113 g/km; l’accelerazione è 0-100 km/h in 11 secondi. È una scelta ideale per chi dell’auto fa un uso per lo più cittadino; i consumi sono bassissimi: 4,9-5 l ogni 100 km.
La versione 2.0, invece, ha una potenza maggiore: 184 CV; le emissioni di anidride carbonica sono lievemente maggiori rispetto alla motorizzazione 1.8: 119-121 g/km; si tratta di un dato comunque piuttosto basso. Ovviamente sono superiori anche in consumi, non di moltissimo comunque: 5,2-5,3 l/100 km. È la scelta perfetta per chi, per lavoro o altre motivazioni, viaggia molto sulla rete autostradale.
La grande attenzione alla sostenibilità si aggiunge a quella per la sicurezza: Toyota C-HR Hybrid è equipaggiato di serie con tecnologie all’avanguardia:
- Sistema Pre-Collisione con rilevamento ciclisti (PCS)
- Sistema Pre-Collisione con rilevamento pedoni, diurno e notturno (PCS)
- Cruise Control Adattivo intelligente (i-ACC)
- Sistema Mantenimento Attivo della Corsia (LTA).
Nel segno della modernità, inoltre, Toyota C-HR Hybrid offre servizi di connessione di ultima generazione; per esempio Hybrid Coach, l’aiuto perfetto per ottimizzare la guida e minimizzare i consumi con segnalazione dei progressi compiuti nel tempo; c’è poi la “Guida dell’ultimo miglio”, ovvero il trasferimento dei dati del navigatore allo smartphone nel caso di viaggi che devono essere completati camminando a piedi; tutti i dati di guida (velocità, accelerazione, chilometraggio ecc.) sono registrati e analizzati; esiste poi la possibilità di impostare dei promemoria degli interventi di manutenzione che potranno essere prenotati comodamente online; c’è poi anche la funzione “Trova il mio veicolo” che indica l’esatta posizione dell’auto, così da ritrovare subito la macchina in parcheggi particolarmente affollati.
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