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Sistemi ADAS di secondo livello per la Suzuki Ignis Hybrid

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Un SUV compatto con una dotazione da grande: questo il biglietto da visita della nuova Suzuki Ignis Hybrid

Tante le novità presenti sulla nuova Suzuki Ignis Hybrid 2020, dal nuovo sistema di alimentazione ibrido, ad una tecnologia avanzata in materia di sicurezza attiva, grazie alla presenza dei sistemi ADAS di secondo livello.

Suzuki Ignis Hybrid

Per la nuova compatta di Hamamatsu una suite ADAS completa che comprende i sistemi quali: attentofrena, guidadritto e restasveglio.

Una Suzuki Ignis Hybrid sicura!

Con il sistema attentofrena entrano in funzione  due telecamere che hanno il compito di rilevare i veicoli che precedono, i pedoni e la corsia di marcia.

Sulla base delle informazioni raccolte, il sistema aiuta ad evitare le collisioni e ad attenuare gli eventuali danni mediante segnalazione acustica e frenata automatica.

Con il sistema guidadritto qualora si effettua un cambio di corsia senza utilizzare gli indicatori di direzione, ad una velocità superiore ai 60 km/h, viene riprodotta una vibrazione al volante contemporaneamente all’accensione di una spia luminosa posta nel quadro strumenti.

Il tutto contribuisce a far si che il conducente sia sempre concentrato sulla guida al volante della nuova Ignis 2020

Qualora la vettura procede ondeggiando da un lato all’altro, sempre ad una velocità superiore ai 60 km/h, ecco arrivare in soccorso il sistema restasveglio, emettendo una segnalazione sonora e luminosa.

In questo modo si evitano stati di sonnolenza e disattenzione alla guida, grazie all’uso di algoritmi dedicati.

Tutti questi sistemi di assistenza alla guida su auto di questo segmento di appartenenza, non si erano mai visti.

Suzuki Ignis Hydrid è dotata di sistemi di sicurezza attiva di secondo livello

Stiamo parlando di un SUV compatto, ideale per muoversi nel traffico quotidiano.

Utile anche l’altezza da terra di ben 18 cm della rinnovata Suzuki Ignis, plus che rende più facile affrontare strade cittadine che a volte, purtroppo, presentano una superficie non proprio ideale.

E se poi a tutto ciò aggiungiamo la simpatia che ispirano le nuove tre livree metallizate, ecco che l’empatia verso la vettura aumenta perché  l’Avorio Nairobi abbinato al tetto nero,  oppure il Giallo Nepal sempre in abbinamento al tetto nero o il Verde Dublino monocolore, mettono di buon umore.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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