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Renault e la chiusura di alcuni stabilimenti…

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Renault punta ad un netto taglio dei costi!

La pandemia sotto il profilo economico inizia a far sentire, pesantemente, l’effetto del suo lockdown obbligato, il mercato automotive crolla e così Renault prevede una netta riduzione dei costi.

Si stima che saranno in esubero circa 400 dipendenti.

Renault Zoe

Lo stabilimento di Dieppe, luogo dove nasce la gamma altamente firmata Renault Sport , sarà la più colpita, così come quella di Bolloré, sito produttivo di veicoli full electric.

Tra i modelli che saranno “penalizzati” nei prossimi mesi, ci sarà la Alpine, venduta nel mese di Febbraio, in sole 61 unità.

Nel 2018 la sportiva francese era stata consegnata in 1.950 esemplari, mentre nel 2019 in 4.376.

Altre due fabbriche saranno oggetto di chiusura.

Il sito di Choisy-le-Roy che impiega circa 250 persone e ricondiziona componenti, e Morbihan, nella Francia occidentale, che accoglie circa 400 dipendenti.

In totale, sono sei i modelli che sono stati “risucchiati” dalla crisi pandemica: Megane, Talisman, Espace, Koleos, Talisman e Scenic, oltre all’Alpine A110 .

Ma c’è un fattore da non trascurare.

Il Governo Francese detiene alcune quote del gruppo Renault, marchio che nei prossimi mesi dovrebbe riceve un consistente aiuto da parte dello stato.

Saranno circa 5,5 miliardi di euro gli investimenti governativi previsti per fronteggiare la pandemia e versati in aiuto del brand francese.

Chissà se sarà sufficiente questo “prestito” ad impedire che oltre 400 dipendenti si trovino da un giorno all’altro privi di lavoro.

Il mercato automotive è in crisi, in tutto il mondo gli effetti del Coronavirus non stanno tardando ad arrivare, in un mondo dove l’economia è praticamente ferma, la ripresa è più dura del previsto.

Se non ci saranno “aiuti” da parte dei Governi in Europa, la globalizzazione farà capire ancora una volta che non esistono confini, che una recessione di uno Stato può coinvolgere anche le “regioni” confinanti.

Ad oggi il settore automotive in Italia è stato del tutto trascurato da qualsiasi forma di intervento!

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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