Tre moto, tre amici, una sola idea: trascorrere 10 giorni nel deserto del Sahara con moto, tende, abbigliamento e veicolo di supporto realizzati partendo da un foglio bianco in funzione delle esigenze specifiche di un viaggio davvero unico.
Il tutto testimoniato da un film che racconta l’impresa.
Ed è esattamente quanto è stato fatto. E ora le speciali Harley-Davidson off-road realizzate per i Desert Wolves, i Lupi del Deserto, si possono ammirare a Wheels&Waves, evento che si svolge dal 14 al 18 giugno nella bella città di Biarritz, sulla costa atlantica della Francia sud-occidentale.
E più che mai opportunamente, saranno contenute in una struttura di gabbie d’acciaio alta sei metri…
Le tre moto nascono come Harley-Davidson 1200 Roadster e sono diventate “belve” off-road sotto la guida di David Borras, la forza ispiratrice di El Solitario (per gli spagnoli Il Solitario o Lupo Solitario), un costruttore di custom bikes dallo spirito iconoclasta e fuori dagli schemi basato in Galizia, nel nord-ovest della Spagna.
Trasformare una moto assolutamente stradale in una creatura in grado di sopravvivere alle condizioni estreme e alle sfide del Sahara non è cosa da poco.
Ma è esattamente quanto El Solitario è riuscito a fare. Nella sua veste di serie, la Harley-Davidson Roadster è una moto assai versatile con un lato sportivo in evidenza. Proprio per questa sua polivalenza ha il potenziale per essere personalizzata ed elaborata secondo diverse direzioni stilistiche e di utilizzo – che è esattamente il motivo per il quale è stata la prima scelta per le moto del progetto Lupi del Deserto.
Parte del lavoro di trasformazione è stato facile, altri aspetti hanno comportato maggiore impegno.
Le sospensioni sono state la parte più difficile sulla quale intervenire. Ecco perché David, per essere certo di arrivare a una soluzione ottimale, si è rivolto direttamente al leggendario costruttore svedese Ohlins. La forcella anteriore a steli rovesciati della Roadster è stata aggiornata con nuove valvole e nuove molle in maniera abbastanza agevole. Più complesso invece il lavoro che si è reso necessario per i due ammortizzatori posteriori.
La combinazione di corsa dell’ammortizzatore e di peso della moto (in ambito off-road) non era mai stato prima un fattore da considerare per la Race Division di Ohlins e alla fine sono state utilizzate specifiche per veicoli tutto-terreno a quattro ruote (ATV) per ottenere le prestazioni desiderate.
In effetti tutto il lavoro svolto su ogni dettaglio delle moto è frutto di una articolata collaborazione fra vari specialisti – Bark Busters ha disegnato le protezioni in fibra di carbonio per le manopole mentre Kineo ha prodotto i cerchi a raggi da 19” anteriore e posteriore che montano gomme Dunlop tubeless da flat-track per aiutare a mantenere una velocità adeguata anche sulla sabbia più profonda. SC Projects ha disegnato e prodotto lo scarico nero opaco 2-1, ISR ha realizzato specifiche pinze e dischi freno mentre Kriega ha firmato i bagagli morbidi installati sulle moto.
C’è un detto nel mondo dei costruttori di moto secondo il quale “se ha l’aspetto giusto, vuol dire che è giusta”. Nel caso delle specialissime Harley-Davidson 1200 Roadster Off-Road dei Lupi del Deserto davvero non c’è altro da aggiungere…
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