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Ferrari 612 Scaglietti

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La Ferrari 612 Scaglietti è il risultato di un progetto d’avanguardia che prosegue la tradizione Ferrari nel settore delle 2+2. Il modello, disegnato da Pininfarina, porta il nome di Sergio Scaglietti, carrozziere modenese che realizzò negli anni ’50 e ’60 alcune fra le più belle Ferrari. La 612 Scaglietti sintetizza le capacità di innovazione e di progettazione della Ferrari: il bilanciamento da berlinetta sportiva a motore anteriore e a trazione posteriore, l’esaltante comportamento dinamico, un abitacolo in grado di accogliere quattro persone; dotazioni e comfort per una qualità di vita a bordo senza precedenti. La 612 Scaglietti non è solo una 2+2, ma una quattro posti a due porte, spaziosa e piacevole in ogni condizione di guida.

Stile
Se l’anima della 612 Scaglietti è quella di un coupé sportivo, le dimensioni e il design ne esprimono tutti i valori di lussuosa Granturismo dalla sorprendente abitabilità. Lo stile scaturito dalla sicura mano di Pininfarina, innovativo come il progetto, esalta con particolare forza l’impostazione della vettura e ne sottolinea la dinamicità e la potenza. Ne nasce una forma scultorea e importante, con un cofano motore slanciato, linee marcate e con il caratteristico sguscio concavo sulle fiancate come reminiscenza della celebre 375 MM Rossellini-Bergman. L’abitacolo, completamente personalizzabile a richiesta del cliente è caratterizzato da elementi di alluminio a vista e pelle pieno fiore naturale con lavorazioni di tipo artigianale. Un ambiente sportivo e sofisticato che si richiama ai contenuti tecnologici del modello, completato da un’ampia gamma di scelte funzionali e di dotazioni a garanzia del piacere di guida e del massimo comfort di viaggio

Telaio
La 612 Scaglietti è stata la prima Ferrari 12 cilindri interamente in alluminio. Non per nulla porta il nome di Sergio Scaglietti, carrozziere a Modena nei primi anni della straordinaria avventura iniziata da Enzo Ferrari e maestro nell’arte di lavorare questo metallo (il suo peso specifico è pari a un 1/3 di quello dell’acciaio) per realizzare la carrozzeria di celebri modelli da corsa e da strada del passato. La vettura utilizza l’alluminio sia nel telaio che nella scocca.

Motore
Il motore è un 12 cilindri a V di 65° con cilindrata di 5748 cm3, che con i suoi 540 CV a 7250 giri/minuto, mette a disposizione ben 98 CV in più rispetto al propulsore di 5474 cm3 utilizzato sulla 456M. L’unità motrice presenta interventi a vari livelli che ne hanno ottimizzato le prestazioni e migliorato la fluidodinamica. In particolare, una nuova linea di aspirazione a maggiore permeabilità e due prese aria ai lati della bocca centrale sul paraurti, nuove geometrie e volumi dell’impianto di scarico per la riduzione della contropressione, aumento del rapporto di compressione a 11,2:1, ottimizzazione della fluidodinamica dei condotti interno testa e collettore aspirazione. La gestione elettronica del motore è affidata a una centralina Bosch Motronic ME7 e l’accurata messa a punto della guidabilità ha prodotto una risposta pronta, ma progressiva per un facile controllo in tutte le condizioni di uso.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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