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A Shanghai tutto da rifare per la Ferrari

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Soltanto quattordici i punti all’attivo della Scuderia Ferrari Marlboro nel Gran Premio della Cina, frutto del sesto posto di Felipe Massa e del settimo di Fernando Alonso. Entrambi i piloti hanno effettuato due pit-stop ciascuno: Felipe al giro 15 e al giro 33, Fernando al giro 16 e al giro 32. Dopo tre gare, Fernando occupa la quinta posizione e Felipe la sesta nella classifica Piloti mentre la Scuderia è terza in quella riservata ai Costruttori.
Stefano Domenicali: “Quattordici punti non sono certo quello che volevamo raccogliere in questo Gran Premio: siamo delusi, inutile negarlo. Dobbiamo analizzare bene l’andamento di questa gara e capire perché, dopo essere stati competitivi, soprattutto con Felipe, fino a circa due terzi di gara abbiamo visto poi gli altri chiudere la corsa in maniera più competitiva di noi. Da un punto di vista strategico non credo che sarebbe cambiato molto se avessimo fatto tre soste invece di due: quando la classifica finale vede distacchi così limitati possono essere stati degli episodi a fare la differenza e, col senno di poi, è facile giudicare. Felipe ha fatto una bellissima gara e ha combattuto fino all’ultimo per un piazzamento sul podio, giungendo a 15” dal vincitore, mentre la gara di Fernando è stata pregiudicata dal duello con Michael dopo il primo pit-stop. Questo campionato non è iniziato come volevamo e come speravamo. La nostra macchina deve assolutamente migliorare come prestazione, soprattutto in qualifica. Dobbiamo lavorare tanto nelle prossime settimane, soprattutto sull’aerodinamica. Siamo consapevoli che i nostri problemi non si possono risolvere con la bacchetta magica in un colpo solo, anche perché gli altri nel frattempo non rimarranno certo con le mani in mano: dobbiamo comunque fare un passo nella giusta direzione, sin dalla prossima gara.”

Fernando Alonso: “Ho fatto una brutta partenza e Felipe è riuscito a superarmi e una Force India stava quasi per fare altrettanto, poi c’è stata una bella battaglia nel primo giro. Dopo il primo pit-stop ho perso troppo tempo dietro Michael perdendo così contatto col gruppo di testa. Con lui mi sono ritrovato a lottare alla fine della gara, a posizioni invertite: c’è stata anche qui un bel duello ma avrei preferito farla per il podio piuttosto che per il settimo posto. Purtroppo, abbiamo avuto un passo di gara troppo lento e non credo che, se avessimo fatto una strategia diversa, le cose sarebbero cambiate. Ho avuto domeniche migliori nella mia carriera ma non per questo mi abbatto o perdo fiducia. Sappiamo che dobbiamo migliorare per essere lì davanti: McLaren e Mercedes ce l’hanno fatta e non ci sono motivi per cui non lo possiamo fare anche noi. E’ chiaro che l’aerodinamica rappresenta il nostro tallone d’Achille in questo momento ed è lì che dobbiamo lavorare di più. Otto giorni fa in Malesia avevamo visto dei segnali incoraggianti, qui non è stato così: la macchina è identica mentre altri hanno fatto dei passi avanti.”

Felipe Massa: “E’ un vero peccato non essere riusciti a finire questa gara in una posizione migliore. Sembra davvero che fra qualifica e gara sia un’altra macchina: ieri non eravamo competitivi, oggi abbiamo lottato con i primi fino alla fine. Purtroppo, con le gomme dure non siamo riusciti a difenderci fino in fondo. La strategia? Ora è facile dire che non era quella giusta ma siamo una squadra e si decide tutti insieme: Vettel ha fatto la nostra scelta e avevamo un passo abbastanza simile. Probabilmente sarei finito sul podio ma dobbiamo vedere con i tecnici ogni dettaglio. Sono contento della mia gara, credo che sia stata la migliore di quest’anno e, forse, anche dell’anno scorso. Dobbiamo capire come possiamo migliorare la macchina, soprattutto in qualifica.”

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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