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Prima tappa a Vallelunga per l’Honda Trophy

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Una splendida giornata di sole ha accompagnato i piloti che nel week-end del 2 e 3 aprile sono scesi in pista a Vallelunga per l’esordio dei trofei Honda 2011. All’appello mancava solo l’RS125GP Trophy che quest’anno si disputa nell’ambito del CIV.
Come sempre ha regalato grande spettacolo la gara della Hornet Cup nella quale uno scatenato Sebastiano Zerbo ha dimostrato subito di volersi rifare di un 2010 avaro di successi. Partito dalla pole position con accanto Lorenzo Segoni, vincitore dell’edizione dello scorso anno, il velocissimo pilota siciliano è scattato benissimo prendendo subito qualche metro di vantaggio su Di Lalla e Bentivogli, rispettivamente in griglia con il terzo e quarto tempo. Nelle prime battute di gara sono stati Pacchiana e Zerbo a lottare per la prima posizione, seguiti poco distante da un agguerrito Di Lalla, mentre alle loro spalle un appassionante duello per la quarta posizione ha visto protagonisti Galimberti e Bentivogli.
Fino al settimo giro ha condotto la gara Pacchiana, seguito a distanza ravvicinata da Zerbo che, come fa spesso, è riuscito nelle ultime tornate ad avere la meglio sul pilota del Team Carraro, sfrecciando sul traguardo finale in prima posizione. Agevole terzo gradino del podio per Di Lalla che ha saputo amministrare il suo vantaggio sulla coppia di inseguitori, tra i quali ha avuto la meglio in volata Bentivogli, aggiudicandosi  il quarto posto ai danni di Galimberti. Sesto ha concluso Pedrini, davanti alla nuova CBR600F di Mattia Gollini, primo storico vincitore della gara di esordio della sportiva Honda. Sul secondo gradino del podio della CBR600F Cup è salito Vidoli, ottavo assoluto davanti a Morosi su Hornet e ad Andrea Del Piano che ha completato il podio riservato ai piloti in sella alla CBR600F.
Buono l’esordio con la Hornet di Samuela De Nardi, quattordicesima assoluta in questa gara che per lei ha rappresentato un piacevole ritorno in casa Honda visto che in passato è stata già protagonista dell’RS 125 GP Trophy. Da segnalare infine l’eccezionale giro veloce fatto registrare da Zerbo al secondo passaggio, con il tempo di 1’46”989, unico pilota a scendere sotto il muro del minuto e 47 secondi.
Suspance alle stelle nella CBR 600RR Cup con due bandiere rosse provocate da incidenti molto spettacolari ma, fortunatamente, senza conseguenze per i piloti. Alla terza partenza il più veloce a scattare è stato Prattichizzo, superato da Giugovaz durante il secondo giro, da quel momento in poi in bagarre con Zerbo, sceso dalla Hornet e salito sulla CBR600RR e che nonostante i numerosi assalti non è riuscito ad avere la meglio sull’avversario, vittorioso nella sua prima gara in sella alla supersportiva gestita dal Team Moto Engine.
Terzo in solitario Prattichizzo davanti a Raffaele Vargas , quarto assoluto e primo della classifica Under 21. Quinto e molto penalizzato dalle bandiere rosse è giunto Lorenzo Segoni. Ottimo sesto posto per Filippo Benini, secondo della classifica Under 21, che ha preceduto in volata Fabio Laviola del Team OBC Racing. Davvero degno di nota l’ottavo posto finale di Marco Faccani che, dopo due stagioni da protagonista nell’RS125GP Trophy, all’esordio sulla CBR600RR del trofeo ha conquistato al sabato una perentoria pole position. Marco Guetti e Andrea Tucci chiudono la top ten mentre un coriaceo Roberto Miele ha lottato per tutto il week-end contro il dolore provocatogli da un’ernia raccogliendo punti preziosi.
Prossimo appuntamento a Misano Adriatico il 15 maggio.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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