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A Jerez voglia di podio per Simoncelli

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Finalmente la MotoGP torna in Europa dopo i test in Malesia e Qatar e la prima gara della stagione disputata sempre sul circuito di Losail. Come è ormai tradizione sarà il circuito di Jerez ad aprire le danze sul Vecchio Continente con un mese di anticipo rispetto alle passate stagioni. Sul circuito dei record, dove l’affluenza del pubblico ha sempre superato abbondantemente le 200.000 persone, nel corso del fine settimana, si riaccenderà la sfida tra i protagonisti della MotoGP. Marco Simoncelli dopo la fantastica gara sul tracciato del Qatar vuole ripetere la positiva prestazione cercando di avvicinarsi a quel podio che ormai è alla sua portata. Il pilota del Team San Carlo Honda Gresini, che sul circuito di Losail ha sofferto per le sua struttura fisica “oversize”, in andalusia dovrebbe superare i problemi legati ai consumi e disputare una gara ad armi pari con i suoi avversari. Affatto scoraggiato e sempre fortemente positivo ha descritto  la gara del Qatar come la sua corsa più bella da quando è nella MotoGP. Sul circuito di Losail è arrivata la conferma “Super Sic” è entrato a far parte, di diritto, dei protagonisti della MotoGP e come tale vuole ottenere, prima possibile, un risultato di prestigio. Aoyama in parte deluso, per il risultato ottenuto in Qatar, ma positivo nella valutazione complessiva  per le prove disputate sul tracciato di Losail è alla ricerca del riscatto ed è fortemente motivato. Vuole migliorare il decimo posto della prima gara della stagione ed essere tra i protagonisti del Gran Premio di Jerez. Il suo feeling con il Team è fantastico e creerà le giuste sinergie per recuperare posizioni importanti.

Marco Simoncelli:  “Dopo la gara del Qatar ero felice e soddisfatto.  Ho disputato la mia pù bella gara da quando sono in MotoGP ma soprattutto ho capito di poter stare con i migliori e poter ambire molto presto ad un podio.  Siamo partiti con il piede giusto e questo ci consentirà di fare ancora meglio già da Jerez. Ci lasceremo alle spalle ” i problemini” sofferti  in  Qatar ” riuscendo ad essere più competitivi. Sono cresciuto io ed cresciuta la squadra, rispetto allo scorso anno siamo migliorati molto ma non dobbiamo pensare di essere arrivati perché la strada da percorere è ancora lunga. Oggi sappiamo tutti come e dove intervenire per essere maggiormente competitivi e questo è fondamentale per i risultati. Jerez è tra le mie piste preferite dove ho vinto, nel 2004 con la 125, la mia prima gara del motomondiale e quindi sono fiducioso di poter disputatare, questo fine settimana,  un bel Gran Premio.”

Hiroshi Aoyama: “Il decimo posto del Qatar non è sicuramente il risultato che avrei voluto fare, in gara, sul circuito di Losail, ma alla fine ero felice e soddisfatto per il lavoro svolto durante il fine settimana insieme al Team. Abbiamo lavorato molto raccogliendo importanti dati ed informazioni che ci serviranno per il futuro e sicuramente già da Jerez. Il mio feeling con la squadra è splendido e questo è stato l’aspetto più positivo del Gran Premio del Qatar.  Sono sicuro che sul circuito andaluso andrò sicuramente meglio. A Doha non ero partito benissimo e sono riuscito a trovare il giusto ritmo soltanto da metà gara in avanti. A Jerez sarà un’altra storia perché abbiamo le potenzialtà per farlo.  Jerez è una pista difficile ma il suo tracciato mi piace molto. Il più bel ricordo è la vittoria del 2009, in 250, dopo un avvincente battaglia con Bautista ed il mio attuale compagno di squadra Simoncelli. E’ stato bello!”

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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