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Disastro per il Governo Meloni, perdite ingenti: anno per anno è sempre peggio

Disastro per il Governo Meloni, perdite ingenti: anno per anno è sempre peggio (AnsaFoto) - reportmotori
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Il governo Meloni deve affrontare una spinosa situazione: le perdite sono sempre peggio anno dopo anno, ecco che cosa sta succedendo.

Il governo Meloni, in carica ormai da tre anni, si trova a dover far fronte ad una situazione che appare davvero critica: negli ultimi anni è stato rilevato un importante calo, che è peggiorato nel corso del tempo. Gli addetti al lavori hanno lanciato l’allarme, e l’esecutivo è chiamato a fare quanto in suo potere per invertire la tendenza e cambiare le cose.

giorgia meloni
Disastro per il Governo Meloni, perdite ingenti: anno per anno è sempre peggio (AnsaFoto) – reportmotori

In particolare nel mirino è finito il sistema burocratico del nostro paese, spesso accusato di “legare le mani” agli italiani sotto diversi aspetti e di essere troppo lento e farraginoso. Questa volta, la burocrazia è stata attaccata direttamente, ed è stata ritenuta tra le principali cause del problema. Ecco che cosa sta succedendo.

Navi con bandiera italiana, scatta l’allarme: calo continuo

Come si legge su IlSole24Ore, l’associazione Confitarma, per bocca del presidente Mario Zanetti e del direttore generale Luca Sisto, ha lanciato l’allarme: l’Italia ha il 3% di navi iscritte al registro in meno l’anno. Il motivo del calo sarebbe da riscontrare nella burocrazia del nostro paese, da sempre contestata, che renderebbe difficili e troppo lunghe le operazioni.

luca sisto
Navi con bandiera italiana, scatta l’allarme: calo continuo (AnsaFoto) – reportmotori

Il Registo navale internazionale e la tonnage tax, fanno sapere, non bastano più per mantenere i numeri: “abbiamo un apparato burocratico di registrazione delle navi, in Italia, che costa ormai 300-400mila euro in più, a nave, rispetto a bandiere europee e nostri competitor con regimi amministrativi simili” ha spiegato Sissto.

Dal 2011 i numeri sono in calo: si è passati dalle 1664 unità del 2010, in crescita sul 2009, alle 1619 del 2010 (-3%). I governi si sono alternati da allora, ma il risultato non è cambiato, con un progressivo visibile peggioramento. All’ultimo dato disponibile, nel 2024, le navi con bandiera italiana sono arrivate ad essere appena 1206 (contro le 1237 dell’anno prima), 458 in meno rispetto al 2010. Come fare per risolvere il problema? Sisto sembra avere le idee chiare: “Occorre un patto nazionale per semplificare” ha avvisato. La richiesta è quella di avere regole uguali a quelle di altri paesi, e di non avere le mani legate dalla troppa burocrazia.

Ora non resta che aspettare e vedere se e in quale modo il governo deciderà di porre rimedio al problema, e di rispondere alle preoccupazioni del settore.

Scritto da Beatrice

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