Le auto elettriche rappresentano ancora un grande punto interrogativo per gli automobilisti. Scopriamo la verità sui consumi.
Le auto elettriche avrebbero già dovuto avere un impatto alle nostre latitudini, a soli 10 anni dal ban previsto in Ue sulle auto con motori termici. La quota di mercato si aggira in Italia intorno al 5% contro una media del 18% a livello europeo. Vi sono realtà in cui i veicoli 100% elettrici hanno dimostrato di essere una soluzione, ma perché sono presenti delle infrastrutture sparse sul territorio e la transizione green non è avvenuta in modo forzato.
Nei Paesi del Nord Europa, dove ci sono anche stipendi diversi dall’Italia, la mentalità in merito ai mezzi è molto diversa. Per gli italiani l’automobile ha rappresentato uno status symbol da sempre. Non a caso sono nati degli straordinari incentivi per spingere la nuova tecnologia delle EV. Gli italiani sono dubbiosi anche sulla svalutazione.
Un recente studio della Duke University segna una svolta nel dibattito sulla sostenibilità delle auto elettriche, offrendo una visione chiara e basata su dati scientifici riguardo al loro reale impatto ambientale. Se da un lato è ormai noto che la produzione delle batterie litio comporta un significativo consumo di risorse e un’impronta ecologica iniziale non trascurabile, dall’altro lo studio evidenzia come il bilancio complessivo delle emissioni CO2 diventi nettamente favorevole alle vetture elettriche già dopo i primi due anni di utilizzo, ponendo le basi per una mobilità realmente sostenibile.
Lo studio sui consumi delle EV
Gli specialisti della Duke University hanno valutato il ciclo di vita dei veicoli a batteria, dalla produzione alla dismissione. E’ emerso che un’auto elettrica può emettere fino al 30% in più di CO2 rispetto a una vettura con motore termico in una prima fase. Il motivo? Richiede processi energivori e l’estrazione di materie prime come litio, cobalto e nickel.
Vi sono quattro diversi scenari di adozione delle EV fino al 2050. I dati sono eloquenti: ogni kilowattora aggiuntivo di capacità delle batterie litio permetterà di evitare mediamente 220 kg di CO2 nel 2030 e 127 kg nel 2050. Questo calo progressivo è connesso alla tecnologia evolutiva. Gli esperti hanno calcolato che i danni ambientali complessivi causati da una macchina a benzina durante il suo ciclo di vita sono oggi da due a tre volte e mezzo superiori rispetto a quelli di una EV. Quindi loro vantaggio ambientale cresce nel tempo, ma occorrono due anni per un vero impatto.
- La Ferrari più estrema mai realizzata: ha così tante aggiunte che sembra quasi un incrocio con una Mercedes - 6 Novembre 2025
- Motori Jaguar Land Rover, che problemi hanno? Cosa sta lasciando sgomenti alcuni clienti - 6 Novembre 2025
- Valentino Rossi “tradisce” Ducati e fa un regalo ai tifosi: la nuova iniziativa che fa emozionare tutti - 5 Novembre 2025