Lewis Hamilton ha terminato il GP degli USA in quarta posizione, rischiando di essere infilato da Oscar Piastri all’ultimo giro. Qualcosa non torna in ciò che è accaduto nel finale di gara.
Con il quarto posto ottenuto nel Gran Premio degli Stati Uniti, Lewis Hamilton ha siglato un altro record negativo, in quella che è stata una prima stagione in Ferrari a dir poco da dimenticare. Per la 19esima gara di fila al volante della Rossa non è riuscito a salire sul podio, facendo peggio di quanto accadde a Didier Pironi, che trovò il primo piazzamento tra i primi tre con la Scuderia modenese nel 1982, alla 19esima gara, vincendo ad Imola.
Hamilton rischia seriamente di completare una stagione intera, composta da 24 gare, senza mai salire sul podio, mentre Charles Leclerc ne ha conquistati ben sei. Come era già successo a Singapore, anche ad Austin l’ultimo giro di Sir Lewis è stato molto complicato, ma questa volta è riuscito a mantenere la propria posizione.
All’improvviso, mentre la regia indugiava sulle ultime curve di Max Verstappen, avviato verso la vittoria, la colonnina dei tempi ha mostrato l’avvicinamento di Oscar Piastri al britannico, recuperando diversi secondi in ogni settore del tracciato texano. Non è chiaro, sino a questo momento, ciò che è capitato al pilota della Ferrari, ed il mistero si infittisce.
Hamilton, non c’era alcuna foratura nel giro conclusivo
Secondo quanto reso noto dal sito web “Motorsport.com“, Lewis Hamilton ha perso 5 secondi nell’ultimo giro, ma non c’era alcuna foratura sulla Ferrari, cosa che fa crescere parecchi dubbi su ciò che può essere accaduto. Il sette volte campione del mondo ha segnalato via radio una foratura alla gomma anteriore destra, che avrebbe effettivamente giustificato un così improvviso calo delle performance.
Il penultimo giro di Hamilton si era concluso sul passo dell’1’38”, mentre quello conclusivo lo ha visto fermare il cronometro sull’1’43”, rischiando di esporlo al sorpasso di Oscar Piastri. Al termine del primo settore, Sir Lewis ha segnalato di avere un problema, forse una foratura, all’anteriore destra, visto che aveva iniziato a soffrire di un pesante sottosterzo, costringendolo a rallentare.
I tecnici gli hanno però subito comunicato che non c’era alcuna foratura, e che anche le pressioni e le temperature delle gomme erano al loro posto. Potrebbe esserci di mezzo un suo errore che lo ha portato, alla Curva 6, a finire largo e ad aver raccolto molto sporco, compromettendo così la resa delle gomme nel resto della pista. La cosa troverebbe riscontro nel fatto che i suoi tempi sono tornati ad essere competitivi nell’ultimo settore, tenendo così a distanza Piastri di oltre un secondo.
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