Sotto il suo cofano si nasconde un motore da quasi 1000 cv. Svelata la Lotus dalle caratteristiche uniche e che vuole imitare una Lamborghini.
Prendete una Lotus e trasformatela in una Lamborghini. Sembra quasi un paradosso ed invece è successo davvero. O meglio, in Inghilterra hanno voluto riprendere lo stile tipico delle “belve” di Sant’Agata Bolognese. Mentre molti costruttori di auto sportive e dalle alte prestazioni hanno deciso di prendere le distanze dall’elettrico per non scontentare gli amanti del ruggito più tradizionale, l’azienda con sede a Norwich ha voluto accettare la sfida.
E lo ha fatto dando vita ad un prototipo da sogno. Design visionario e performance da far tremare i polsi per via dei quasi 1000 cv erogati, sono i due ingredienti che rendono l’ultima nata un sogno proibito per molti e una realtà tangibile per pochi. Va detto che per adesso siamo nel campo dell’immaginazione, in quanto se esiste l’opera concettuale, almeno per il momento non si parla di produzione, nemmeno in edizione limitata.
Svelato il concept Lotus Theory 1, potenza da paura e soluzioni stilistiche uniche
Il suo nome è Lotus Theory 1 e il suo propulsore è in grado di scaricare sull’asfalto fino a 986 cv per un passaggio da zero a 100 km compiuto in meno di 2,5 secondi. Dal profilo a cuneo come la mitica Esprit, si caratterizza per una configurazione a tre posti con il guidatore posto al centro e un uso accorto dei materiali di pregio come la carrozzeria in fibra di carbonio riciclata. A trazione integrale per una maggiore dinamica di guida, vanta una batteria da 70 kWh.
Mentre l’autonomia dichiarata è di 400 km, per cui è possibile affrontare i viaggi un po’ più lunghi senza particolari preoccupazioni di doversi fermare. Interessante anche l’attenzione posta sulla mole, con un peso complessivo di 1.600 kg, ottenuto grazie utilizzo di materiali compositi avanzati e l’introduzione del sistema Lotuswear per ottimizzare l’interazione auto – pilota. In quest’ottica sedili e volante sono stati sviluppati in modo da autoregolarsi.
In mezzo a tanti particolari eccellenti, ci sono anche dei difetti. Ad esempio desta perplessità l’assenza del tergicristallo anteriore, ragion per cui il veicolo potrebbe non ottenere l’omologazione. Dunque, come ammesso dal vicepresidente del Gruppo Lotus Ben Payne, prima della messa in opera potrebbe rendersi necessaria una modifica dell’avantreno.
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