Ferrari alla ricerca di strade nuove per riportare Hamilton al successo. Ecco a cosa sta lavorando.
Che Lewis Hamilton non si trovi in sintonia con la sua SF25 è quasi scontato da dirsi e che a dispetto degli iniziali proclami di amore verso l’Italia e la sua lingua, stia facendo fatica ad integrarsi e a comprendere la nostra cultura è altrettanto vero e normale venendo da un ambiente anglo-tedesco frequentato sin da bambino. Ferito dal non essere stato in grado di compiere subito la magia, l’asso di Stevenage non ha mai neppure nascosto il proprio malcontento criticando apertamente le metodologie Ferrari.
Un atteggiamento che a molti è parso tutto fuorché proattivo e che ha portato l’ex patron del Circus Bernie Ecclestone a sostenere che forse sarebbe meglio lasciarlo libero di andarsene per investire su un giovane interessante come il francese della Racing Bulls Isack Hadjar o sul brasiliano della Sauber Gabriel Bortoleto. Prima di pensare a gettare la spugna, però, a Maranello vorrebbero salvare il salvabile cercando di individuare il modo per far uscire l’inglese dall’impasse. Nuove strade tecniche che possano incontrare i suoi gusti e le sue esigenze.
Hamilton è in difficoltà, ecco come la Ferrari lo sta aiutando
Se un ferrarista di lusso come Jean Alesi ha gridato allo scandalo per le continue lamentele pubbliche di Ham nei confronti della Rossa, gli ingegneri del Cavallino stanno preferendo mangiare la foglia e ricercare una soluzione. Il nocciolo del problema risiederebbe perlopiù nell’assetto. Mentre Leclerc, su cui l’auto è costruita, predilige un posteriore più dolce, il sette volte iridato si trova meglio con un retrotreno stabile e ciò gli sta impedendo di esprimersi se non al massimo, almeno alla pari con ilo compagno.
Chiaramente un solo ritocco alla monoposto non basta trattandosi di veicoli molto complessi e anche la componente propulsore sta mettendo in crisi il 40enne.Come lui stesso ha confermato nelle recenti interviste, al momento del passaggio all’auto modenese, si è trovato ad utilizzare il freno motore in maniera molto diversa a come era abituato in Mercedes per via della necessità di regolazioni più aggressive, di conseguenza con il team starebbe provando delle alternative in termini di mappatura.
Infine, non bastasse, un ulteriore ostacolo è rappresentato dai freni, Brembo per Maranello e Carbon Industrie per Stoccarda. Pure qui Lewis ha dovuto ricominciare da zero e solo dal Belgio ha potuto godere delle nuove pastiglie posteriori già usate da diversi GP dal vicino di box, ottenendone, finalmente, un buon riscontro.
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