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Prezzi pneumatici, da cosa dipendono e come possono variare durante l’anno

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Dopo una fase contrassegnata da un sensibile calo delle vendite, testimoniato dai dati pubblicati su base trimestrale dall’ETRMA, il mercato  europeo degli pneumatici di ricambio è tornato a far registrare numeri positivi, sebbene il gap con il periodo pre pandemia non sia stato ancora colmato. Uno dei fattori ad incidere maggiormente sulle performence negative dell’ultimo biennio è stato certamente l’aumento dei prezzi al dettaglio, alimentato dall’andamento inflazionario e dagli effetti economici del conflitto in corso in Ucraina. I prezzi degli pneumatici, però, risentono anche di altri aspetti che è bene conoscere per valutare al meglio ciò che offre il mercato.

Il canale di vendita

Seppur in maniera più graduale rispetto ad altri settori commerciali, anche quello degli pneumatici è approdato ad uno stadio di profonda integrazione tra canali di vendita fisici e digitali. In termini pratici, ciò vuol dire che non esiste più una divisione netta tra acquisti in negozi fisici e online; i consumatori, inclusi gli automobilisti che hanno bisogno di acquistare una o più gomme di ricambio, cercano di reperire informazioni sul prodotto di proprio interesse sia presso i retailer tradizionali (il gommista di fiducia, la rivendita più vicina etc.) sia consultando i marketplace e i negozi specializzati online. Confrontando le specifiche tecniche e i prezzi, sono quindi in grado di stabilire quale opzione soddisfa meglio le proprie esigenze, non solo in termini di risparmio economico ma anche di prestazioni e affidabilità.

La maggior propensione ad acquistare online, in particolare, è frutto del desiderio (o della necessità) di risparmiare, dovuta in parte anche al recente aumento dei prezzi. Uno studio condotto nel 2023 da Idealo, una nota piattaforma di comparazione dei prezzi, ha evidenziato come nel 75% dei caso gli e-commerce italiani propongano i prezzi più vantaggiosi; fisiologicamente, gli automobilisti sono sempre più propensi ad avvalersi delle piattaforme di rivenditori specializzati come Euroimportpneumatici non solo per confrontare i prezzi dei pneumatici auto ma anche per valutare le tante possibilità offerte dal mercato di settore.

La ‘stagionalità’ del prodotto

In virtù delle norme vigenti in Italia, il mercato degli pneumatici presenta una peculiare stagionalità, determinata dal rapporto variabile tra domanda e offerta. Secondo le direttive del Ministero dei Trasporti, infatti, le gomme invernali e multistagionali (con marcatura MS) possono essere utilizzate tutto l’anno, senza particolari limitazioni temporali; di contro, quelle estive sono utilizzabili soprattutto tra aprile e novembre, che rappresenta il periodo in cui la domanda è più alta. Di conseguenza, anche il prezzo medio tende ad aumentare leggermente mentre, al contrario, nei mesi invernali può risultare più basso, dal momento che i rivenditori spesso applicano sconti e promozioni per smaltire le scorte rimaste invendute. Lo stesso discorso può applicarsi alle gomme invernali, il cui picco di richieste si colloca tra settembre e ottobre (i due mesi ‘utili’ per effettuare la sostituzione degli pneumatici prima che su molte strade entri in vigore l’obbligo di circolazione con equipaggiamento invernale).

Il costo delle materie prime e della supply chain

I rincari degli ultimi anni devono molto anche all’aumento dei prezzi della materia prima, la gomma. In particolare, tra il 2023 e il 2024, le gomme naturali RSS3 (Ribbed Smoked Sheets) e TSR (Technically Specified Rubber) 20 hanno fatto registrare un considerevole incremento aumento al mercato azionario, con conseguente rincario dei costi per i produttori. Per quanto riguarda il contesto europeo, in aggiunta, il perdurante conflitto in Ucraina ha avuto un impatto notevole sui costi energetici e su quelli dell’intera filiera logistica, rendendo più onerose le operazioni di approvvigionamento e rifornimento degli stock dei distributori. Infine, l’entrata in vigore del nuovo regolamento Euro 7 – che prevede limiti di emissioni di particolato anche per gli pneumatici – potrebbe determinare un ulteriore aumento dei prezzi sul lungo periodo, a fronte delle risorse che le aziende dovranno impegnare nello sviluppo di nuove soluzioni conformi ad uno standard normativo più stringente.

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