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Audax Milano-Stoccarda: 1200 chilometri a bordo della Mercedes-Benz Classe E 220d Tribute Ponton 1956

Tempo di lettura: 4 minuti

mercedes,mercedes-benz,classe e,220d,classe e 220d tribute pontonUn evento di quelli che lasciano il segno, ripercorrere le stesse strade che nel 1956 ha visto come protagonista la Mercedes-Benz W 180 (Team Erwin Bauer/Erwin Grupp) ha un qualcosa di magico, perché ti porta a viaggiare nel tempo, a quella Mille Miglia che vide come vincitrice la Ponton nel ’56 e che oggi viene ripercorsa a bordo della nuova 220d Tribute Edition !

Si parte da Milano alla volta di Stoccarda, 1200 chilometri che ci vedranno tra i protagonisti di una gara di regolarità, la terza tappa dell’ Audax , evento che coinvolge diverse testate giornalistiche dell’automotive.
La storica Mille Miglia ripercorsa a bordo di una nuova Mercedes-Benz Classe E 220d Tribute Ponton: adrenalina, ma anche memoria per quei piloti che nel 1956 sono fautori di un’impresa a dir poco incredibile, perché se al volante della nuova berlina tedesca, il comfort e la sicurezza sono ai massimi livelli grazie alla presenza di una quantità incredibile di dispositivi di sicurezza attiva, ed all’ausilio della guida semi autonoma che permette di percorrere svariati chilometri in assoluto relax, negli anni ’50, la tappa Milano-Stoccarda, alla guida di quelle vetture da corsa, deve esser stata massacrante.

Giunti all’aeroporto di Milano Linate, tempo di comporre gli equipaggi ( due giornalisti per auto), di capire il percorso e di ricevere il prezioso road book e, si parte per la terza tappa dell’ Audax firmata Mercedes-Benz Italia.

Gara di regolarità significa, per chi non lo sapesse, che bisogna rispettare al millesimo di secondo il tempo imposto dal road book, tre tappe, strette, rigorose, dove bisogna calcolare l’andatura in base non solo al traffico ma anche a possibili inconvenienti che potrebbero proporsi durante la gara.

mercedes,mercedes-benz,classe e,220d,classe e 220d tribute pontonChironico – Wildenmann – Parking E41, Mercedes-Benz Museum: quattro tappe per un totale di 1200 chilometri
Si parte in direzione Svizzera, la prima tappa è in Val Leventina, a Chironico e dopo una settantina di chilometri ecco arrivare il primo “ostacolo”: il Passo del Gottardo potrebbe esser chiuso a causa di un incidente, bisogna trovare una strada alternativa, fortuna che abbiamo il navigatore che prontamente ci segnala la strada alternativa, ma se fossimo stati negli anni ’50, mappa e crono e tanta fortuna!
La Classe E 220d Tribute Ponton macina chilometri con una facilità incredibile, le sospensioni pneumatiche Air Body Control garantiscono una tenuta di strada elevatissima, con un assetto variabile a seconda del percorso affrontato e dello stile di guida.
Direct Control garantisce una taratura confortevole delle sospensioni mentre in modalità Agility Control, abbassa il corpo vettura di 15 millimetri.
Le sospensioni Air Body Control sono delle pneumatiche multicamera, che riducono il rollio della vettura e con l’aumentare della velocità garantiscono una grande stabilità di marcia. Una sensazione di pieno controllo della vettura che durante l’attraversamento dell’Autobahn in direzione Stoccarda, abbiamo apprezzato e verificato.

La Mercedes-Benz Classe E 220d Tribute Ponton anche nei curvoni veloci era perfettamente controllabile, con una precisione millimetrica del volante ed un telaio che assorbiva, anche alle alte velocità, le imperfezioni del manto stradale, con estrema disinvoltura.
Nel corso dei 1200 chilometri dell’ Audax , molto utile è stato anche il Cruise Control Adattivo, un toccasana per la sicurezza di marcia ma anche per rilassare il guidatore durante impegnative trasferte, perché l’occhio vigile del radar presente a bordo della Classe E, assicura una distanza di sicurezza costante dalla macchina che precede, anche durante frenate e cambi di marcia improvvisi.

mercedes,mercedes-benz,classe e,220d,classe e 220d tribute pontonDopo una breve pausa pranzo, sempre calcolando i tempi di percorrenza, da Wildenmann ci dirigiamo verso la E41, le coordinate presenti sul road book puntano all’ Autobahn, un paradiso per chi è alla guida di auto veloci e prestazionali, perché in alcuni tratti stradali l’assenza totale di limiti di velocità permette ai fortunati ed audaci automobilisti di toccare velocità elevate. A bordo della nostra Mercedes-Benz Classe E 220d Tribute Ponton, utilizziamo anche in questa occasione il Drive Pilot , un sistema di guida semiautonoma, che si avvale di dispositivi altamente all’avanguardia come il Distance Pilot Distronic (distanza automatica dal veicolo che precede, fino ad una velocità massima di 210 km/h) e dello Steering Pilot. Siamo di fronte ad una vettura che ha dell’incredibile, il comfort di marcia, in presenza di questi dispositivi, aumenta sensibilmente così come la sicurezza alla guida.

Non vinceremo l’ Audax Milano – Stoccarda per un errore commesso nella terza tappa, l’Autobahn ci trae in inganno e così non ci fermeremo al controllo orario, rammarico ma la prossima tappa è il Mercedes-Benz Classic Center , un luogo mistico per chi ama le vetture storiche, un autentico paradiso per i fortunati possessori di Mercedes-Benz storiche e di valore, perché qui vengono messe a nuovo, con una precisione ed una meticolosità pazzesca. Tantissime le auto storiche presenti in questo centro, dalla 722 Stirling Moss alla 300SL, dal tornio ai ponti che sollevano auto degli anni ’60, un cult, un luogo sacro!

Ma la straordinarietà di quest’ Audax Milano – Stoccarda non finisce qui, perché un’altra tappa sarà quella di visitare il Mercedes-Benz Museum. Non vi sveliamo nulla, Vi consigliamo di visitarlo e di portare con Voi una macchina fotografica digitale con 10 schede SD, perché le vetture da ammirare ed immortalare sono innumerevoli!

Audaci e felici, anche nella terza tappa di questa intraprendente gara di regolarità la protagonista principale è stata la Mercedes-Benz: noi abbiamo sfiorato la vittoria e prima o poi, la preziosa coppa sarà nostra…

a cura di Marco Lasala
marco.lasala@reportmotori.it

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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