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Massa descrive il suo Gran Premio d’Italia

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Dopo il Gran Premio del Belgio dopo aver trascorso un po’ di tempo in azienda per prendere parte ad alcune riunioni e lavorare al simulatore, ho fatto rientro a casa, a Monaco. Oggi sono tornato a Maranello per prendere parte ad un evento promozionale ed alla prima mondiale della 458 Spider, prima di intraprendere il breve viaggio verso Monza, sede del Gran Premio d’Italia. Non vedo l’ora che arrivi questo fine settimana, inutile dirlo. La mia prima volta al Gran Premio d’Italia è stata nel 2000, con la Formula Renault. Oggi ormai sento l’Italia come il mio Paese, in parte per le mie origini, perché mio nonno è nato nel Sud della Penisola e la mia famiglia ha sempre seguito tradizioni italiane anche in Brasile. Questo ha reso naturale il mio spostamento verso l’Italia per proseguire nella mia carriera e realizzare il sogno di diventare un pilota di Formula 1. Ricordo quando tutti mi dicevano di andare a correre in Inghilterra, altrimenti non sarei mai diventato un pilota di Formula 1. Ma io ho scelto un percorso diverso, di cercare la mia strada in Italia. Ed oggi penso che sia stata la scelta giusta, perché non sono solamente diventato un pilota di Formula 1, ma un pilota Ferrari di Formula 1!L’Italia è un Paese che amo e dove mi piace andare, soprattutto in occasione del Gran Premio. Oltre ad essere un luogo importante per la mia vita, il fatto che questa è la gara di casa per la mia squadra rende Monza un appuntamento davvero speciale.

Ricordo ancora la mia prima volta a Monza: ho disputato due gare in Formula Renault, una al sabato per la serie italiana ed una alla domenica per il Campionato Europeo, vincendole entrambe. Quella non è stata la mia prima gara in Italia: la prima è stata al Mugello ed anche lì ho vinto. Quando sono venuto per la prima volta in Italia ho vissuto un anno a Erba, vicino Monza, per essere vicino alla squadra per cui correvo, abitando in casa del responsabile del team. Ecco perché questa per me rappresenta la seconda gara di casa, con un paddock dove incontro tante persone che fanno parte del mio passato.

Tornando all’attualità per noi questo è un fine settimana davvero importante, e non perché rappresenti l’ultima possibilità per poter cambiare le cose, ma per poter regalare a noi stessi, alla squadra e soprattutto ai tifosi un grande risultato. Spa non è stata un’esperienza fantastica e le temperature fredde hanno accentuato il problema che abbiamo con le gomme: per questo weekend avremo gli stessi set a disposizione ma confidiamo in temperature più miti. Avremo bisogno di una macchina con una buona velocità di punta. Come le altre squadre avremo un set up specifico per Monza a basso carico aerodinamico, con ali piccole, e nelle prove libere dovremo assicurarci di avere una macchina ben bilanciata con una buona trazione che ci permetta uscire velocemente dalle chicane lente ed affrontare i cordoli, fattori vitali per fare un giro veloce soprattutto in qualifica.

Per quanto riguarda la gara penso che vedremo molti sorpassi , poiché ci troviamo su una pista ad alta velocità con due punti in cui è possibile utilizzare il DRS. Non sto dicendo che è un vantaggio essere dietro al tuo avversario quando entri nella Parabolica, per superarlo all’ultimo giro, perché se hai una buona macchina probabilmente la strategia migliore è passarlo prima in modo da stabilire un gap maggiore di un secondo. Tuttavia, se si lotta fino all’ultimo giro, e questo potrebbe essere il caso, la gara sarebbe estremamente emozionante. A questo punto della stagione non è difficile prevedere che Scuderia Ferrari, McLaren ed ovviamente Red Bull saranno i principali contendenti. Tuttavia anche la Mercedes ha dimostrato di avere forse la migliore velocità massima sul rettilineo, cosa che su questo circuito conta molto e che potrebbe influenzare il risultato della gara.

Monza è l’ultimo fine settimana di gare in Europa e poiché questa stagione non è stata troppo positiva per noi sarà ancora più importante fare il nostro lavoro alla perfezione e cercare di ottenere quel risultato che noi e tutti i tifosi vogliamo e meritiamo. Da parte mia non vedo l’ora di varcare gli storici ingressi del Parco di Monza giovedì mattina ed iniziare a guidare venerdì, cercando di ottenere più del terzo posto dello scorso anno. Guardare la folla dei tifosi in piedi su quell’incredibile podio sospeso sulla pit-lane è un’emozione fantastica che voglio ripetere domenica.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

Kawasaki 600 Ninja Trophy – Franciacorta

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