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Formula1 – Gran Premio di Monaco

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In alcuni sport come il motociclismo e l’equitazione si dice che il modo migliore per superare una caduta sia risalire immediatamente in sella e riprovare. Questo atteggiamento rispecchia l’attuale atteggiamento – ed in generale la filosofia – della Scuderia Ferrari Marlboro dopo la domenica di Montmelò, in cui Fernando Alonso ha reso felice il pubblico di casa, prima grazie ad una partenza fantastica e poi riuscendo a tenere dietro gli avversari per ben due stint. Purtroppo il pilota spagnolo ha poi dovuto soccombere alla superiorità di Red Bull e McLaren, poichè alla sua 150 ° Italia mancava il carico aerodinamico necessario a tenere il loro passo. A questo problema va aggiunto il fatto che sia Fernando che il suo compagno di squadra Felipe Massa non sono riusciti a lavorare con i nuovi pneumatici duri portati dalla Pirelli.

Ma ora non c’è tempo per piangere sul latte versato, perché già questo giovedì si torna in pista per le prove libere sul circuito cittadino del Principato di Monaco, sede dell’appuntamento più originale del calendario agonistico. Come avvenuto lo scorso anno, in questa occasione tutte le squadre si affrontano in quella che è ritenuta una delle più grandi sfide logistiche della stagione, dovendo trasferire il Circus della Formula 1 dalla Spagna a Montecarlo in brevissimo tempo. “La difficoltà maggiore deriva dal fatto il lavoro richiesto dal montaggio dei motorhome, per cui normalmente occorrono tre giorni, deve ridursi ad una sola giornata” spiega Massimo Balocchi, Responsabile della Logistica per la Scuderia Ferrari Marlboro. “Inoltre i motorhome devono essere edificati in uno spazio molto più ridotto, in quanto il paddock di Monaco è particolarmente stretto. In più tutte le squadre arrivano contemporaneamente da Barcellona ed occorre terminare il lavoro nel minor tempo possibile, perché le prove libere di questa gara iniziano il giovedì. A tale scopo abbiamo raddoppiato il personale coinvolto ed i camion che viaggiano da Barcellona a Monaco sono attrezzati con letti a castello per dare la possibilità agli equipaggi di potersi fermare a dormire lungo la strada ed una volta a Monaco dedicarsi subito al lavoro di montaggio dei motorhome. Il nostro obiettivo è quello di essere fuori dal paddock catalano di Montmelò il lunedì mattina presto ed essere a Montecarlo in dieci ore.”

Per quanto riguarda le monoposto queste vengono in parte preparate in Spagna, per poi essere completate al loro arrivo nel Principato. La 150° Italia avrà una configurazione ad elevato carico aerodinamico, anche se parlare di un vero e proprio “pacchetto Monaco” è un retaggio del passato. Le ali verranno impostate per dare il massimo carico aerodinamico, mentre sotto il punto di vista meccanico il set-up dovrà tenere conto della natura particolarmente accidentata del tracciato. Dato che la pista è aperta al traffico stradale quando non è utilizzata per la corsa, la superficie è estremamente sporca e scivolosa il primo giorno di prove libere, per poi migliorare durante il weekend. Non è ancora possibile sapere come le gomme Pirelli reagiranno in tali condizioni, visto che il costruttore italiano porta la mescola morbida e gli pneumatici super soft per la prima volta quest’anno. Ancora una volta il degrado degli pneumatici sarà uno dei fattori chiave del fine settimana, anche se Monaco è meno esigente con le gomme rispetto a molti altri tracciati. Considerata la difficoltà dei sorpassi su questo circuito, la strategia recentemente adottata di sacrificare la prestazione in qualifica al fine di preservare gomme nuove per la gara qui potrebbe rivelarsi meno importante. Oltre a KERS, DRS e degrado delle gomme, in questo fine settimana una buona posizione in griglia potrebbe tornare ad essere il fattore più importante, come visto al termine della scorsa stagione. Se l’immagine tradizionale di Monaco è un paradiso di sole in riva al mare, la verità è che nelle montagne sovrastanti la baia del Principato regna un micro-clima e le previsioni meteo prevedono nell’arco del weekend pioggia a tratti e forse anche un temporale: in queste condizioni, i capricci della ruota della roulette del Casinò sono probabilmente più facili da prevedere rispetto al risultato della gara.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

Miller Motorsport Park 2011

Ferrari 458 Italia