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La mini-Maserati che ha fatto la storia: ora finalmente torna in vita

Il ritorno della mini-Maserati nel 2026 - Reportmotori.it
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Vi sono dei marchi non più molto noti ai giovani che hanno scritto pagine indelebili dell’industria italiana. Scopriamo la favola della mini-Maserati che arrivò persino in F1.

La realtà italiana, impregnata di passione per i motori, è ricca di successi commerciali di attività durate poco, ma che hanno lasciato una forte impronta nell’automobilismo. Fondata nel ’47 dai fratelli Maserati, Osca punta oggi a una rinascita in grande stile, nel segno di un imprenditore italiano illuminato. Riavvolgiamo il nastro e torniamo al breve periodo di gloria vissuto negli anni d’oro del Motorsport.

Nuovo corso per la Mini-Maserati
Il ritorno della mini-Maserati nel 2026 – Reportmotori.it

La OSCA (acronimo di Officine Specializzate Costruzione Automobili) nacque a San Lazzaro di Savena, in Emilia-Romagna. I fratelli Ettore, Ernesto e Bindo Maserati avevano venduto le Officine Alfieri Maserati ad Adolfo ed Omar Orsi, e volevano creare un brand che proponesse auto sportive leggere di piccola cilindrata. Nel 1948 venne svelato il primo modello, equipaggiato con un motore bialbero di 1092 cm³ da 72 CV e destinato alle gare della categoria 1,1 litri.

La MT4 si aggiudicò il Gran Premio di Napoli del 1948, con al volante Luigi Villoresi. La vettura era rapida e agile e conquistò anche la celebre Targa Florio. Sulla base di questo progetto vincente vennero eseguite alcune evoluzioni del bialbero con cilindrate di 1392 cm³ da 92 CV, 1453 cm³ da 110 CV, 1491 cm³ da 120 CV e 1568 cm³ da 140 CV. Dalla Osca MT4 2AD e della Osca S187 derivarono gli autotelai “1600 GT” e “1600 GT2”, trasformati in sinuose vetture coupé e spider biposto dai carrozzieri Frua, Michelotti, Zagato, Fissore e Vignale.

Con l’obiettivo di prendere parte alla Mille Miglia, prese vita la MT4, equipaggiata con un motore da 2 litri bialbero a distribuzione desmodromica da 165 CV. L’auto guidata da Stirling Moss ottenne un successo addirittura nella sfida di durata di Sebring. I fratelli Maserati, ormai anziani, cedettero la maggioranza azionaria ai conti Agusta, noti per la prestigiosa Casa motociclistica.

Il ritorno della Osca

Il brand italiano prese parte a quattro stagioni di Formula 1, dal 1951 al 1953 e nel 1959 senza ottenere punti. L’azienda ha inoltre partecipato al campionato mondiale anche come fornitore di motori, dal 1951 al 1962.

La mini-Maserati Osca
Il ritorno della Osca (Media RM Sotheby’s) Reportmotori.it

Il marchio tonerà in auge nel 2026 grazie all’intuizione dell’imprenditore Massimo Di Risio di DR Automobiles Group. Osca è durata sul mercato 20 anni, 1947-1967, ed è pronta a rappresentare il fiore all’occhiello dei marchi del Gruppo Dr, Evo, Sportequipe, ICH-X, Tiger e Stilnovo. I diritti sul nome Osca sono stati acquisiti dalla nipote di uno dei fondatori.

Scritto da Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Davide ha iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Ha un pensiero che è diventato uno stile di vita: “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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