Il brand nipponico ha una lunga tradizione nella filiera dell’automotive ed è tra i più floridi in Giappone. Scopriamo gli stipendi che girano in Mazda.
Se siete alla ricerca di auto affidabili e accattivanti sul piano estetico il brand Mazda può essere una ottima risposta. Con i suoi motori Wankel, il marchio nato nella prefettura di Hiroshima, è riuscito a distinguersi tra una concorrenza nipponica spietata. Farsi scegliere quando il diretto competitor si chiama Toyota o Honda vuol dire fare un lavoro straordinario. Mazda ha trovato una sua identità, riuscendo a far innamorare anche gli europei.
Il boom è avvenuto a inizio del nuovo millennio con la crescita di una gamma che oggi è, decisamente, variegata. L’obiettivo era creare vetture fuori dagli schemi efficienti e versatili. La crescita è avvenuta a step. La Mazda è diventata il diciottesimo produttore al mondo per dimensioni nel 2011. Un risultato insperato per un brand che ha cominciato a equipaggiare la soluzione Wankel sulla Cosmo Sports 110S nel 1967.
La vettura che cambiò gli scenari fu la coupé RX-7, che prese il posto nel 1978 della RX-3. Dalle fabbriche della Mazda ne uscirono più di 800.000 esemplari, e il motore venne proposto in versione aspirata o turbocompressa con 300 CV a dispetto dei 1308 cm3. La ricorderete nella saga colossal Fast and Furious. Il marchio di Fuchū si è tolto delle soddisfazioni anche nel Motorsport, vincendo la 24 Ore di Le Mans con la 787B con il propulsore quadrirotore.
Lavorare in Mazda
Come non citare il più grande successo del brand giapponese: la MX-5. E’ diventata la spider più venduta al mondo, declinata in quattro serie, con oltre 1 milione di esemplari. Tra le altre Mazda che hanno segnato la storia del marchio, le berline 626 e 929, le utilitarie 121 e 323, e il Rotary pick-up, il primo della storia a equipaggiare un motore Wankel.
Oggi la Mazda propone la piccola 2, a partire da 24.990 euro, sino al maestoso SUV CX-80 che può arrivare a costare 74.720 euro. Per chi lavora in Mazda non mancano le soddisfazioni. Un tecnico parte da uno stipendio di oltre 50.000 dollari, ovvero 45.000 euro abbondanti. Un operaio che mette mano alla meccanica sta sulla stessa cifra. Un addetto alle vendite può superare i 30.000 euro all’anno.
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