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Anche l’auto cinese è in crisi? Improvvisamente vendute le azioni del colosso: si teme il peggio

Anche l'auto cinese è in crisi? Improvvisamente vendute le azioni del colosso: si teme il peggio - Reportmotori.it
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Cedute all’improvviso le azioni del colosso. Si teme il peggio per il colosso dell’auto cinese. Potrebbe essere una crisi.

Negli ultimi dodici mesi spesso si è raccontato della crisi Tesla, di vendite al di sotto delle attese e di un progressivo allontanamento della clientela verso altri marchi specializzati in auto elettriche più tecnologicamente avanzati e competitivi sotto il profilo dei prezzi. Il più delle volte i preferiti sono stati i costruttori cinesi, in grado di fornire veicoli all’avanguardia ad un costo competitivo.

Un'auto con i fari accesi, una fraccia rossa che scende e la bandiera cinese
Anche l’auto cinese è in crisi? Improvvisamente vendute le azioni del colosso: si teme il peggio – Reportmotori.it

Ebbene, a sorpresa, il colosso più noto a livello internazionale, avrebbe cominciato a vacillare, tanto che uno dei suoi storici azionisti avrebbe deciso di vendere le sue quote. Una decisione per certi versi allarmante se si considera che l’investitore era entrato nel board nel lontano 2008, a pochi anni dalla fondazione dell’azienda, ora diventata un gigante delle quattro ruote, avvenuta 2003.

Byd perde pezzi, il colosso delle auto elettriche abbandonato da un azionista

A 17 anni dal suo ingresso in Byd la Berkshire Hathaway ha scelto di fare un passo indietro. All’epoca la holding con base nel Nebraska aveva acquistato il 10% delle quote della compagnia di Shenzeng per un totale di 230 milioni di dollari messi sul piatto. Diventata uno dei principali riferimenti per quanto concerne le vetture “verdi”, questa ha visto il suo valore economico salire.

E ciò è avvenuto in maniera tanto decisa che ad oggi le sue azioni valgono 20 volte in più rispetto a quel periodo. La decisione di vendere dell’imprenditore Warren Buffet che, dalla sua, vanta un patrimonio personale stimato sui 147,4 miliardi di dollari, non è stata per niente ben accolta dai mercati.

Non appena la notizia è diventata di dominio pubblico, la Borsa di Hong Kong ha reagito come peggio non poteva, facendo crollare il titolo Byd del 3,52% a 109,50 dollari. Sebbene i vertici del colosso si siano affrettati a sostenere l’assenza di problemi e preoccupazioni, i riscontri effettivi delle immatricolazioni raccontano qualcosa di diverso.

Il logo Byd
Byd perde pezzi, il colosso delle auto elettriche abbandonato da un azionista (Ansa) – Reportmotori.it

Dopo tre anni e mezzo di andamento positivo il sistema si è inceppato, e per il quarto mese consecutivo, lo scorso agosto, si è verificato un nuovo calo delle immatricolazioni. Questo trend negativo ha in seguito portato la Reuters a tagliare del 16% l’obiettivo di consegne, ridotto adesso a 4,6 milioni di unità.

Va detto che non è la prima volta che la Berkshire diminuisce la sua partecipazione. Il processo è cominciato nel 2022.

Scritto da Chiara Rainis

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