Musk e Tesla messi sull’avviso. Il ritorno del diesel è vicino. E’ addio all’auto elettrica.
L’hanno demonizzato e messo alla berlina per essere il più inquinante dei carburanti. Ciò malgrado il diesel continua ad essere ricercato e amato dagli automobilisti di tutto il mondo. Ideale per chi macina tanti chilometri, riesce a compensare bene la discreta spesa iniziale, con quella misurata in termini di manutenzione grazie ai consumi ridotti.
In quest’ottica nelle ultime ore è arrivata una nuova batosta per uno dei massimi leader nella produzione di auto elettriche, le regine delle zero emissioni. Dopo aver barcollato nel confronto diretto con la rivale cinese Byd, la Tesla di Elon Musk ha ricevuto una brutta notizia riguardo la fedeltà al marchio e alla tecnologia.
In calo l’appeal della Tesla, chi l’ha comprata una volta non replica l’acquisto
Per diversi anni l’istrionico ed eclettico manager nato a Pretoria ha guardato tutti dall’alto in basso per quanto concerne la produzione e la vendita di EV, ma adesso i tempi sono cambiati. Pechino è diventata pericolosa, ma soprattutto chi aveva dato fiducia all’elettrico ci ha ripensato. Stando ad uno studio condotto dalla S&P Global, se nel 2023 il 68% della clientela era rimasta fedele al marchio a stelle e strisce, ora questa cifra è scesa al 58,1%.
Tra le ragioni una gamma ormai invecchiata. Malgrado la Model 3 e la Model Y siano state progressivamente aggiornate, il concept è superato, sicuramente lo è se si paragona all’offerta sempre all’avanguardia delle varie aziende cinesi che via via si sono fatte largo nel segmento. La figura divisiva e molto esposta politicamente del patron, può aver contribuito alla disaffezione, ma a colpire non è soltanto il dato che riguarda il tradimento con altri brand.
Ben il 31% dell’utenza ha deciso, pentito, di non ripetere l’acquisto di un mezzo a batteria. Il 28% dei fuggitivi ha preferito optare per un più agile ibrido e addirittura il 3% per il gasolio. E’ interessante notare come l’addio abbia riguardato perlopiù coloro che si erano lasciati affascinare dal Cybertruck che, a dispetto delle sue avveniristiche linee non ha convinto in termini di prestazioni spingendo i proprietari a convertirsi ai pick-up a combustione.
Lampante è il confronto con BMW. Se fino a poco tempo fa, ogni cliente perso dagli americani, corrispondeva all’acquisizione di nove provenienti dal marchio tedesco, oggi il rapporto è pressoché bilanciato.
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