Design unico e una potenza mai vista. Alla scoperta della Bugatti segreta di cui tutti si sono dimenticati.
Prodotto dal 2005 al 2015 è stato uno dei primi modelli altisonanti ad essere rilasciato sotto il cappello di Volkswagen, entrato come nuovo proprietario nel 1999. Quando si parla di Bugatti il riferimento è sempre a supercar prestazionali e per poche tasche. Uniche nell’estetica e artigianali nella costruzione, talvolta sono rimaste opere concettuali senza una vera evoluzione. Un esempio ce lo hanno regalato la 18/3 Chiron o la 18/4 Veyron.
In tempi recenti, invece, ha fatto il suo esordio in pubblico un altro prototipo di vecchia costruzione, ma mostrato soltanto ora presso il museo Autostadt in Germania. Disegnato da Walter de Silva addirittura nel 1999, venne immortalato per la prima volta nel 2009 dal magazine italiano Quattroruote, per poi tornare nell’oscurità. Un vero e proprio progetto segreto dal design peculiare e un gran motore, sconosciuto ai più, se non ai dipendenti più longevi del brand francese.
Ecco la Bugatti Veyron tenuta nascosta, un super propulsore e delle forme mai viste
Come detto, per ritrovare il principio bisogna tornare indietro al secolo scorso. Nonostante il concept non fosse così rivoluzionario Bugatti però decise di accantonarlo. Le forme ovali, la griglia a ferro di cavallo e la tinta blu ad enfatizzare la Bug del costruttore, non bastarono per convincere i vertici a renderlo qualcosa di più di uno schizzo artistico, e neppure i contorni del posteriore che verranno sfruttati per i modelli successivi.
A colpire di questa variante anomala della Veyron non erano soltanto le linee, ma pure l’unità motrice. Presa in prestito dalla 18/3 Chiron, al debutto sempre nella stessa annata, si trattava di un W18 6,3 litri a tre bancate da sei cilindri. Una scelta ambiziosa e con una preziosa citazione agli anni ’20 e ’30 del Novecento quando veniva usato in aereonautica. Adottata più avanti soltanto da Isotta Fraschini in chiave navale in occasione della Seconda guerra mondiale, venne dimenticata.
La stessa Bugatti ne farà a meno montando sui propri veicoli un più consueto W16 turbo dall’erogazione che oscillava tra i 987 e i 1.183 cv a seconda della versione. A chi fosse interessato ad osservare da vicino il bolide nella struttura poco lontana dal quartier generale VW diciamo che non è stata diffusa la durata dell’esposizione.
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