Le auto elettriche sono sempre fonte di discussioni e polemiche, ed ora emerge un nuovo problema attorno ad esse. Ecco cosa sta facendo discutere e perché c’è un serio guaio attorno ad esse.
Attorno alle auto elettriche c’è sempre incertezza da parte della clientela, che non è invogliata al loro acquisto per via dei prezzi eccessivi, ma anche di alcune credenze, più o meno vere, venute a crearsi in questi anni. Con il grande caldo, in molte città italiane si sono verificati diversi blackout, visto l’aumento dei consumi dovuto alle temperature molto elevate.
In un articolo pubblicato sul sito web “Autoeveryeye.it“, ci si è interrogati sui possibili problemi che le auto elettriche potrebbero subire a causa delle elevate temperature, soprattutto nella fase di ricarica. La domanda è relativa anche al futuro, quando il mondo potrebbe essere dominato dalle BEV, che andranno a richiedere un grosso sforzo alla rete della corrente. Andiamo a scoprire quali potrebbero essere gli effetti di un utilizzo di massa delle vetture ad emissioni zero.
Auto elettriche, cosa succede con il grande caldo
Prima di tutto, è bene dire che la tecnologia delle auto elettriche sta avanzando a ritmi elevatissimi, e secondo alcuni studi, una ricarica veloce potrebbe durare solo 5-10 minuti tra pochi anni. Rimarrebbe però il problema del fabbisogno energetico, dal momento che con milioni di BEV in circolazione aumenterebbe a dismisura la necessità di corrente.
C’è bisogno, in tal senso, di preparare in fretta le infrastrutture per un mondo dominato dalle auto elettriche, perché la rete di ricarica attuale andrebbe a collassare nel caso in cui il numero di queste vetture dovesse aumentare e rimpiazzare del tutto termiche ed ibride. Occorre potenziare e rendere più smart la rete centrale, e si dovrà lavorare ad una costruzione di una Smart Grid, ovvero una rete elettrica avanzata, che riesce a gestire il flusso di energia in modo bidirezionale.
Inoltre, un altro aspetto fondamentale sarà quello della digitalizzazione e della sensoristica, in modo da poter in qualche modo prevedere i sovraccarichi di corrente. Le infrastrutture, a loro volta, dovranno disporre di più energia rinnovabile, che potrebbero risolvere il problema del sovraccarico. Molti sperano in un ritorno prepotente dell’energia nucleare, giudicata come una possibile soluzione a questa problematica. In questo modo, si avrebbe energia pulita a costi ridotti, come avviene in Francia, ma in Italia è difficile superare il muro creato dai cittadini. Anche le soluzioni di stoccaggio su larga scala, come le mega-batterie che metterà a disposizione la Tesla, saranno una soluzione.
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