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Bugatti Chiron la supersportiva irraggiungibile!

Tempo di lettura: 2 minuti

La Bugatti Chiron è la supersportiva per eccellenza.

Il propulsore della Bugatti Chiron è un W16 con 4 turbocompressori, ad iniezione diretta per un totale di 32 iniettori di benzina, con cilindrata di 8 litri, capace di sviluppare una potenza di 1.500 cv con 1.600 Nm  di coppia massima.

Bugatti Chiron

La velocità massima , limitata elettronicamente, è di 420 km/h , con una accelerazione 0 – 100 km/h  di 2,5 secondi , 0 – 200 km/h di 6,5 secondi e 0 – 300 km/h di 13,5 secondi.

 Si pensi che per sviluppare queste potenzialità la Chiron, alla massima velocità,  può esaurire un pieno di benzina di 100 litri in soli 8 minuti con un consumo di 190 l/100 km.

La vettura ha una scocca totalmente in fibra di carbonio ed una rigidità torsionale da auto di F1.

Alla guida si possono selezionare cinque diverse modalità: la modalità “Auto” per l’uso quotidiano, la modalità “ Lift “  per superare dossi in quanto è possibile alzare l’assetto della vettura rendendo più morbide le sospensioni, la modalità “Autobahn” che si inserisce automaticamente quando viene superata la velocità di 180 km/h, la modalità “Handling” con la quale si possono raggiungere i 380 km/h ed infine la modalità “Toop Speed” con la quale è possibile raggiungere la velocità di 420 km/h; la velocità massima è possibile raggiungerla  dopo aver inserito una seconda chiave  nello spazio sopra il tunnel centrale per l’attivazione dei parametri che consentono di raggiungere tale velocità.

Un propulsore così potente produce una potenza termica elevata che deve necessariamente essere smaltita.

Per poter efficacemente fare ciò si è fatto ricorso ad una pompa dell’acqua di raffreddamento con una portata di 750 litri al minuto facendo passare il liquido attraverso un radiatore principale e due ausiliari.

Questi radiatori, in aggiunta a quelli necessari per raffreddare l’olio motore, al radiatore dell’olio di raffreddamento della trasmissione, al radiatore dell’olio per l’impianto idraulico  e per il differenziale posteriore, portano a ben dieci il totale dei radiatori presenti sulla Chiron.

Per favorire le prestazioni elevate, garantendo la stabilità e l’aerodinamica, ha tutta una serie di superfici fisse, mobili e a geometria variabile come air curtains, splitter nella parte inferiore del frontale, prese d’aria per il raffreddamento dei freni,  carenatura del sottoscocca con vari deviatori di flusso ed alettone posteriore; in aggiunta a queste parti aerodinamiche passive, la Chiron utilizza anche una  aerodinamica attiva a comando elettroidraulico ed a gestione elettronica come il lembo diffusore anteriore che influisce sulla resistenza all’avanzamento, lo spoiler – aerofreno che favorisce la stabilità e che può assumere quattro diverse posizioni in base alle condizioni in cui viene guidata l’autovettura.

Siamo in presenza di una tecnologia che non ha eguali, così come non ha eguali l’auto.

Nell’abitacolo troviamo un forte impiego di carbonio: ampio è il ricorso a pelli pregiate, il tutto in un’atmosfera resa molto più elegante con il ricorso al colore Atlantic Blue.

Non c’è da  dire altro se non che, per essere fra i 500 proprietari che possono disporre dell’auto prodotta in numero limitato sono necessari 2,4 milioni di euro ( tasse escluse).

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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