in

Ducati: 88 anni di pura passione!

Tempo di lettura: 2 minuti

Ducati Passione ItalianaDucati, un marchio, un brand che identifica una passione tutta Italiana.

Era il 1926 quando l’Ingegner Antonio Cavalieri Ducati fondò la Società Scientifica Radio Brevetti Ducati, un’azienda che se inizialmente era specializzata nell’ambito delle comunicazioni radio, dopo il bombardamento del 1944 cambiò totalmente connotazione.

E’ proprio in quell’anno che da quella fabbrica, nasce il Cucciolo, un piccolo motore elettrico destinato alle bici.

Ma la vera rivoluzione doveva ancora avvenire; un cambio di passo che segnò definitivamente l’ascesa dell’azienda bolognese nel campo motociclistico.

Un’autentica rivoluzione, un colpo di genio segnato ad opera dell’Ingegner Fabio Taglioni, un segno distintivo che a distanza di quasi un secolo ancora identifica il marchio Ducati nel mondo.

Era il 1954 quando l’Ing. Taglioni introduce la distribuzione desmodromica, una vera e propria innovazione nel campo motociclistico, una rivoluzione che per quanto semplice, caratterizzò la vita dei motori Ducati.

Da sempre Ducati è sinonimo di sportività, di bellezza, di gusto di andare in moto avendo tra “ le mani “ un oggetto unico, fatto di storia, di realtà e tecnologia .

Cuore di tanta sofisticatezza è il bicilindrico, un motore che da sempre spinge le rosse di Borgo Panigale, un pezzo di storia che si è evoluto nel corso del tempo, regalando gioia e soddisfazione nei fortunati motociclisti possessori di una Ducati.

Ma il bicilindrico desmodromico se ha caratterizzato la storia della Ducati è stato anche merito di una accoppiata vincente.

Ogni Ducati poteva vantare un gioiello della progettazione, un telaio, a traliccio, che da sempre ha reso uniche le sportive bolognesi.

Originalità, tecnologia, genialità ma anche innovazione.

Era il 1993 quando Ducati creò un nuovo segmento di mercato, una nuova tipologia di moto nude, una nuova concezione di concepire il mondo delle due ruote.

Nasce il Monster, una naked purosangue, una moto nuda e cruda, fatta di telaio e motore, senza alcun orpello o accessorio inutile, una moto che lascia vivere il vento, l’orizzonte, l’ambiente.

Il Monster è solo una delle moto che ha segnato la storia del motociclismo: a distanza di un anno dalla sua nascita, Ducati introduce sul mercato una vera e propria superbike stradale, una moto super sportiva che ancora oggi, fa sognare e riempie di gioia il cuore di ogni motociclista.

Nasceva la Ducati 916: il nome era derivato dalla cubatura del suo motore, un bicilindrico con distribuzione desmodromica, 4 valvole per cilindro.

Il 916 aveva in ogni sua angolazione, qualcosa di stupefacente .

Sembrava disegnata dal vento ( fu disegnata dall’ing. Massimo Tamburini, allora Direttore Centro ricerche Cagiva) e vantava soluzioni tecniche all’avanguardia: sospensioni a steli rovesciati, telaio a traliccio, scarichi sottosella, monobraccio posteriore, mai prima di allora nessuna casa motociclistica, nel campo della produzione in serie aveva osato tanto!

La storia della Ducati è fatta di passione, di pura passione!

Se volete scoprire tanto altro sulla casa motociclistica di Borgo Panigale, beh vi rimandiamo alla bellissima collana “ Ducati – Passione Italiana “ in edicola da oggi, 18 Luglio, in collaborazione con la Gazzetta dello Sport.

 

Testo a cura di Marco Lasala

Scritto da admin

Nuova Skoda Fabia

Una fortwo a prova di Classe S