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Poseidone accoglie la tecnologica KA!

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Si conclude il nostro “Long Run Tour” che vede la piccola ma pepata Ford KA, attraversare quattro ambite località turistiche. Dopo aver attraversato la ridente Maiori, la preziosa Minori e l’affascinante cittadina di Amalfi, il Tour si conclude a Positano, incantevole meta di pittori e filosofi dell’800, che la vede ancora oggi protagonista nel jet set sorrentino.

Come di consueto in questa ultima settimana, dopo aver attraversato paradisiache località turistiche, siamo dubbiosi di come e di cosa ci potrà stupire; i nostri occhi sono oramai abituati ai vivaci colori che contraddistinguono la costiera sorrentina, il nostro corpo è oramai assuefatto al calore di un sole che non smette mai di sorridere e accompagnare ogni secondo del nostro reportage. Dopo aver lasciato alle nostre spalle Amalfi e la sua gloriosa storia, ci accingiamo ad entrare a Positano, curva dopo curva entriamo in un contesto particolarissimo fatto di vicoli e vicoletti, ristoranti caratteristici e sontuosi alberghi.
Venendo da Amalfi, dopo un paio di km di curve, incrociamo un cartello “Positano”, ci fermiamo per chiedere informazioni e proseguiamo per un centinaio di metri prima di svoltare a sinistra e scendere così a livello del mare. Varie sono le leggende sulla sua origine: alcuni credono che a fondarla sia stato Poseidone, dio greco del mare, per amore di Pasitea, sua amata, mentre altri l’attribuiscono ai Fenici oppure ai Piacentini.
Positano fu nel passato teatro di conquista Romana e Borbonica, per la sua strategica posizione a ridosso del mare, protetta dai Monti Lattari. Dopo un periodo di floridità economica dovuta anche alla sua notevole attività marittima, Positano fu abbandonata per poi rivivere un nuovo splendore nei secoli successivi. Nonostante le numerose carestie, pestilenze e maremoti, il regno di Poseidone inginocchiato, riuscì nei decenni a venire, a crescere sotto il profilo economico e culturale.
Dopo la prima guerra mondiale, Positano divenne meta di letterati, registi e poeti provenienti da tutti il mondo: la calma e i colori di un paese che riesce a riflettere nella gente i suoi profumi e la profondità di un mare riscaldato perennemente dal sole, fu ispirazione per molti. In tutto questo panorama ricco di una storia suggestiva, la nostra Ford KA ha attirato la curiosità dei ristoratori di Positano: ad ogni nostra sosta per immortalare con le macchine fotografiche le varie tappe di quest’ultima meta del Long Run Tour, ci veniva chiesto che modello era e venivano espressi apprezzamenti sul colore della carrozzeria di questa vivacissima KA.
La presenza di vetture imponenti e di una certa importanza economica, non hanno sminuito la piccola KA, che forte di una allegria che da sempre la caratterizza e di una giovinezza progettuale, riusciva tranquillamente a posare nel contesto di Positano. Verve, colori, musica e Ford KA: aggettivi che nella loro semplicità hanno marchiato e contraddistinto questa nostalgica quanto definitiva meta del nostro reportage estivo dedicato alla piccola di casa Ford.
Con un po’ di malinconia ammettiamo che concludiamo questo “Long Run Tour Sorrentino” consapevoli che esistono ancora luoghi incantati che la natura mantiene gelosamente inalterata e che la nuova Ford KA rispetta grazie alla grande attenzione che Ford riserva all’ambiente.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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