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Fernando Alonso vince a Silverstone

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Silverstone, 10 luglio – Un risultato da sogno per diverse ragioni: a metà stagione, in uno dei circuiti storici nel calendario di Formula 1, solo poche ore dopo aver guidato quella Ferrari che aveva vinto proprio qui sessant’anni fa. Era forse troppo per sperarci, eppure alla fine dei 52 giri di gara, Fernando Alonso ha regalato alla Scuderia Ferrari la prima vittoria del 2011, mentre Felipe Massa, protagonista di una gara d’attacco, ha raccolto punti importanti cogliendo il quinto posto finale. A salire sul podio con il pilota spagnolo i due piloti della Red Bull, Sebastian Vettel che ha concluso al secondo posto, e Mark Webber, terzo.

Una domenica che sembrava essere il primo giorno completamente asciutto del fine settimana di gara, ma poco prima del via uno scroscio di pioggia faceva sì che tutte le 24 monoposto prendessero lo start con gomme da pioggia intermedie. Allo spegnersi del semaforo rosso, Vettel superava immediatamente il suo compagno di squadra della Red Bull Webber e andava in testa, mentre Fernando provava l’affondo sul pilota australiano, rimanendo però in terza posizione. Felipe, invece, perdeva una posizione su Button, avendo però la meglio sulla McLaren al secondo giro e riguadagnando quella quarta posizione che aveva in griglia. Button veniva successivamente superato dal compagno di squadra Hamilton, risalito dal decimo posto al via. Alla terza tornata, quindi, la classifica vedeva Vettel in testa, seguito da Webber, Alonso, Massa, Hamilton, Button, con Di Resta settimo. A completare le prime dieci posizioni Kobayashi, Schumacher e Maldonaldo.

Vettel, con pista libera davanti, portava a 5,4 secondi il suo vantaggio su Webber al sesto giro, con Fernando Alonso a 2,6 dal pilota Red Bull, e Felipe a 2,4 secondi dal compagno di squadra. Alla tornata n.° 7, il pilota spagnolo riduceva di mezzo secondo il suo svantaggio sull’australiano. Due giri dopo, Fernando era negli scarichi della Red Bull, mentre Felipe subiva la pressione di Hamilton (quinto). Schumacher rientrava ai box con la sua Mercedes al nono giro dopo aver perso l’ala anteriore in seguito a un contatto con Kobayashi. Il tedesco sarà quindi il primo pilota a provare le gomme slick. Button, Sutil e Kobayashi monteranno gli stessi pneumatici all’undicesima tornata, imitati da Maldonaldo, Buemi, Petrov, Barrichello, Glock, e Liuzzi. Nel frattempo Hamilton aveva la meglio su Felipe, ma solo per poco considerando che la McLaren andava fuori pista.

Webber, Alonso e Hamilton si fermavano per il cambio gomme al dodicesimo giro. A seguirli Perez e Alguersuari. Vettel e Felipe, invece, si fermavano al giro 13, con il tedesco che ritornava in pista mantenendo la testa della corsa. Felipe si ritrovava in quel momento attaccato dall’altra McLaren, quella di Button, che sopravanzava il ferrarista alla curva Vale. In quel punto della gara, a Schumacher veniva inflitto uno stop and go di penalità per aver causato l’incidente con Kobayashi. Le McLaren erano evidentemente più a loro agio con le slick su pista umida dato che Hamilton faceva retrocedere Alonso in quarta posizione. Con tutto il gruppo con gomme slick montate, la classifica vedeva in testa Vettel con 1,2 secondi su Webber, a sua volta con un consistente vantaggio di 6,1 secondi su Hamilton. Il pilota inglese precedeva Alonso, quarto, di 0,8 secondi. A quattro secondi dal pilota spagnolo, invece, Button, che precedeva Felipe di 3,6 secondi. Alla 24esima tornata, Fernando era nuovamente ai ferri corti con Hamilton e, dopo averlo affiancato, si riprendeva la terza posizione. Il pilota spagnolo segnava così il giro più veloce della gara, mentre Hamilton rientrava ai box per la seconda volta. Kobayashi, invece, parcheggiava la sua Sauber a bordo pista con del fumo che si alzava dal posteriore della vettura.

Di Resta, partito sesto, perdeva molto tempo al momento del suo secondo pit stop: la squadra, infatti, era pronta con gli pneumatici del suo compagno di squadra, non con le gomme destinate al pilota britannico. Al 26esimo giro Webber rientrava ai box seguito in pit lane da Button, Felipe e Buemi. Vettel e Alonso, invece, si fermavano contemporaneamente alla tornata n.° 27: il tedesco era protagonista di un cambio gomme piuttosto lento, il che significava che al momento del rientro in pista della rossa Ferrari 150° Italia, Fernando Alonso era al comando del Gran Premio di Gran Bretagna, ma con Hamilton attaccato al suo retrotreno poiché gli pneumatici dell’inglese erano più in temperatura di quelli del ferrarista. Con il secondo giro di soste ai box completato, la classifica vedeva quindi Alonso e Hamilton in testa, con Vettel terzo, seguiti da Webber e Button, con Felipe sesto con un comodo vantaggio su Rosberg.

Con 20 giri dei 52 previsti ancora da percorrere, Fernando aveva un vantaggio di 6,8 secondi su Hamilton, con Vettel a mezzo secondo in terza posizione. Webber, invece, era a 0,8 secondi dal compagno di squadra, seguito da Button che recuperava terreno sui primi quattro, con Felipe a 3,3 secondi. Vettel si fermava per il suo terzo pit-stop al 36esimo giro e, quando Hamilton si fermerà ai box un giro dopo, il pilota tedesco ritornerà davanti al pilota della McLaren. Fermata ai box per Webber alla 38esima tornata, mentre per Fernando l’ultima sosta sarà un giro dopo, seguito da Button, che parcheggerà la sua McLaren all’uscita della corsia box poiché il dado del pneumatico destro non veniva prontamente sostituito e serrato. Al giro 40, con tutti i piloti di testa che avevano effettuato tre pit stop, a eccezione di Felipe, la classifica recitava Fernando al comando con 10,3 secondi di vantaggio su Vettel, Hamilton terzo e Felipe quarto davanti a Webber. Il pilota brasiliano della Ferrari farà la sua terza sosta al 41esimo giro, rientrando in quinta posizione. Al 45esimo giro si registrava un cambiamento nelle posizioni a podio, con Webber che aveva la meglio su Hamilton, a cui era stato comunicato via radio di risparmiare benzina, per il terzo posto.

Come già successo quest’anno, le battute finali, con pneumatici ormai al termine del loro ciclo prestazionale, risultavano molto entusiasmanti. Webber recuperava su Vettel fino a diventare minaccioso alle sue spalle, ma il muretto box gli comunicava di mantenere congelate le posizioni. Ma la più grande emozione arrivava all’ultimissima curva, con Felipe che provava un ultimo disperato tentativo di sorpasso su Hamilton per il quarto posto, con tanto di vettura oltre la pista. Fernando, nel frattempo, aveva già salutato il muretto box, con un vantaggio rassicurante su Vettel e Webber. Con Hamilton costretto a preservare benzina, Felipe si era avvicinato sempre più, fino ad affiancare la McLaren. Ma agguantare e superare sono due situazioni differenti, con il brasiliano che non riusciva ad avere la meglio sul pilota inglese, nonostante l’uscita fuori pista all’ultima curva nell’ultimo assalto. In questo modo Hamilton si teneva stretto il quarto posto, mentre Felipe veniva classificato al quinto posto davanti a Nico Rosberg.

Il resto delle posizioni a punti erano appannaggio del settimo classificato Perez, seguito da Heidfeld, Schumacher e Alguersuari. Prossimo fermata del Campionato del Mondo di Formula 1 il famoso Nurburgring tra due settimane. Dopo questo grandioso weekend in Inghilterra, la Scuderia può affrontare la prossima gara con il giusto spirito e grandi speranze.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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